SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiama “Lavoro & Welfare”, è una associazione interna al centrosinistra nazionale che ha fra soci fondatori e comitato scientifico personalità come l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, Tiziano Treu, Beppe Giulietti, Giorgio Benvenuto.
Il responsabile organizzativo è Pietro Colonnella, sottosegretario di Stato nell’ultimo Governo Prodi.
L’esponente del Partito Democratico presenta così questo nuovo pensatoio politico e culturale, che dispone di una rivista bimestrale omonima nata dal 2002: «Il nostro scopo è quello di riportare stabilmente il lavoro e il welfare al centro dell’agenda politica nazionale. Faremo proposte al Governo su temi come l’estensione degli ammortizzatori sociali ai precari e ai lavoratori delle piccole imprese. Parleremo di reddito minimo garantito, di anticipo dei fondi sociali europei per le zone in difficoltà come il Piceno, di aumento delle borse Work Experience nella Provincia di Ascoli. Ci rivolgiamo al Governo nazionale e agli enti locali, in particolare le Regioni, ma anche al mondo della cultura».
Il 2009 sarà un nuovo anno terribile dal punto di vista economico? Colonnella è pessimista: «Gli indicatori dicono di sì. Nel Piceno le ore di cassa integrazione hanno già superato del 40% il monte ore del 2007. Serve una maggiore presenza dello Stato, sennò la situazione sociale diventa esplosiva. Un’altra proposta è l’impiego negli ammortizzatori sociali di quei fondi che lo Stato aveva messo in conto di usare per salvare le banche italiane dai crack che poi, fortunatamente, non sono avvenuti».
L’INIZIATIVA DI MONTEPRANDONE Sabato 10 gennaio presso il convento di San Giacomo della Marca e la sala consiliare del Comune si terrà un incontro pubblico di presentazione dell’associazione, dal titolo “Contro il declino, le proposte per il lavoro, lo sviluppo e la giustizia sociale”.
Il luogo non è casuale. Presso il convento infatti Francesca Bartolacci dell’Università di Macerata terrà una relazione sul ruolo di San Giacomo contro l’usura e per la creazione delle prime forme di credito.
Poi relazioneranno Colonnella, Cesare Damiano, Gianluca Busilacchi e il senatore Andrea Margheri
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Colonnella non se n'è accorto ma gli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione ordinaria e straordinaria il governo Berlusconi l'ha già allargata ai precari e a tutti coloro che hanno un contratto a termine e a tutti i dipendenti delle imprese commerciali e artigiane escluse precedentemente dalla cassa integrazione.
Come si può parlare di ammortizzatori sociale se la realtà industriale stessa del nostro paese è a rischio???
Come si fa a finanziare le "work experience" se il tessuto economico non è competitivo.
La trovo una sterile propaganda di sinistra, invece di puntare al rilancio si pensa a difendere come al solito dei vantaggi acquisiti.
Perchè invece non si organizzano convegni per capire perchè sta scomparendo l'industria nel Piceno??? Oppure cerchiamo le solite scuse della congiuntura economica?????
meno male che Silvio c'è….
Presidente Pietro Colonnella non so se fate finta di non vedere e di non sentire le lamentele degli operai (per comodo ). Non si riesce a capire come si possano ” ancora ” fare chiacchiere e basta. Sicuramente lei non le sente e non capisce le lamentele degli operai sulla strada ,sul lastrico. Operai a tempo determinato licenziati perchè non c’è lavoro…… invece, Presidente Pietro Colonnella, chi rimane è costretto, obbligato a fare il doppio dell’orario con straordinari. QUINDI IL LAVORO C’E’, se fanno straordinari. E’ questo lo slogan ” lavoro per tutti ?” Lei sà che l’azienda paga i… Leggi il resto »
Boom della cassa integrazione a dicembre: i trattamenti complessivi di integrazione del reddito nell’industria e nel settore dell’edilizia hanno registrato un aumento del 110,28% rispetto al dicembre 2007 (nella sola industria, più 129,66%).
"presidente siamo con te meno male che silvio c'è"
Altro che pensatoio… questa sarà una nuova mangiatoia di sinistra!
Vedi Alessandro, gli ammortizzatori sociali sono una necessità indispensabile nel mondo del lavoro, specie in una realtà come quella italiana che non vede quasi mai la possibilità di reimpiego immediato per il lavoratore. Parlare dei vantaggi acquisiti per chi lavora e si "suda una vita" e poi perde il posto di lavoro e, con esso, oltre alla dignità anche la possibilità di mantenere la famiglia, e si trova a "mangiare" con cassa integrazione o mobilità mi sembra veramente un'assurdità! Ti chiedi poi perchè sta scomparendo l'industria nel piceno? Semplice, perchè l'industria nel piceno non è mai stata strutturale ma solo… Leggi il resto »
@gino Arzani: non metto in dubbio l'utilità degli ammortizzatori sociali voglio, voglio esternare il mio dissenso verso una politica incentrato sui lavoratori perdendo di vista che i lavoratori dipendono strettamente dall'industria. Se le imprese sono competitive e funzionano gli ammortizzatori sociali non servono. Ed affinchè le imprese siano redditive e sane i sindacati devono supervisionare l'operato del management con un'ottica di sostenibilità del business; questa è un'ottica più laburista che sindacalista anche perchè i sindacati non hanno le giuste competenze, ormai corrotte dalla politica. Qui l'industria sarà pure frutto della cassa del mezzoggiorno ma perchè in aree dove non c'era… Leggi il resto »
Quello che tu dici, quando citi le differenze tra la provincia di Pesaro e quella di Ascoli, conferma proprio quello che ti ho detto: l'industria nel piceno non è mai stata strutturata e strutturale (a differenza del pesarese dove ci sono industrie "storiche") ma frutto della Casmez. In soldoni, le industrie della vallata del Tronto (a parte le ovvie eccezioni) sono frutto di scorrerie "corsare" di imPRENDITORI che, dopo avere approfittato dei soliti "aiuti di stato", appena perse queste agevolazioni si sono precipitati a cercare "un'altro sud del mondo" dove prosperare a danno dei lavoratori. Sono poi pienamente daccordo con… Leggi il resto »
I sostegni ed ammortizzatori vari potrebbero dare una piccola ventata di aria fresca, ma sarà per poco perché è la struttura intera che vacilla.
E' forse ora di cambiare la mentalità e di conseguenza questo sistema economico?
Perché non ripartire dal locale?
Silvio dovrebbe stare in… altri “luoghi”, con tanti suoi amici compresi quelli del Pd, Silvio ha contaminato l’Italia, ora ci vuole la cura e la cura si troverà nei giovani volenterosi e nelle tante persone serie e oneste di csx e cdx perchè no, qualcuno da quella parte si sarà pure salvato…
Decreto legge del 30 Novembre 2008 pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Un’altra novità del decreto legge anti-crisi è la revisione dei criteri della cassa integrazione per chi perde il lavoro che sarà estesa a chi lavora in quelle aziende o in quei settori (commercio, turismo) dove fino a oggi non erano previsti. Potranno andare in cassa integrazione anche i lavoratori con contratto a termine come gli interinali e gli apprendisti. Per quanto riguarda i lavoratori co.co.co il decreto prevede una specifica indennità una tantum, pari al 5% del reddito percepito l’anno precedente. Questa è la norma inserita per difendere chi non… Leggi il resto »
@Maredy: la tua cura non si può usare per definizione in quanto i giovani non possono essere utilizzati. @gino Arzani: In teoria tu hai ragione tant'è che se si fosse fatto quello che tu dici ora probabilmente avremo un solido tessuto industriale. Questo ti dovrebbe far riflettere anche sul ruolo che ha avuto la politica che prima ha sovvenzionato a pioggia tutti inutilmente perchè non hanno creato altro che industrie vuote il cui unico flusso di cassa veniva dalle tasche dello Stato, che ora (lo Stato) si trova di nuovo a pagare per mantenre i dipendenti delle scatole vuote, questo… Leggi il resto »