GROTTAMMARE – Il commento più creativo racchiude la quinta edizione del presepe vivente: «È una sciccheria». Anno dopo anno i figuranti prendono più confidenza coi ruoli, entrando sempre di più nel personaggio. Lode a tutti ma, soprattutto, ad Erode e al Profeta.
Ovviamente lodi anche per la macchina organizzativa che, seppur con difficoltà, ogni anno riesce a gestire più di 250 figuranti e 24 siti allestiti ad uopo.
Molti i visitatori, anche provenienti da fuori regione, soprattutto dal nord Italia, e tantissimi i commenti positivi, per una manifestazione sempre più caratterizzante per il vecchio incasato di Grottammare, oltre che coinvolgente in sé per i propri fondanti valori cattolici e per i suoi valori culturali e storici.
L’edizione 2008 va in archivio con due sole date, visto che il 1° gennaio il Presepe Vivente non è stato fatto per colpa della pioggia.
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