PORTO SAN GIORGIO – Dopo una partenza che faceva ben sperare e che, per tutti i 10 minuti del primo quarto, ha fatto immaginare a molti di poter finalmente godere di una facile vittoria (visto il gap massimo toccato, a poco più di un minuto dalla fine del primo quarto, ovvero 18-3), la Sutor ha subito la rimonta della BancaTercas nel terzo tempo, e la sconfitta per soli due punti nel quarto.

Commenta coach Finelli a fine partita: «Come’era nelle previsioni è stata una partita dai toni agonistici veramente elevati. Noi abbiamo approcciato molto bene il match con un primo quarto a livello di concentrazione, intensità e lettura da incorniciare. Complimenti al Teramo! Una squadra che alterna la difesa a uomo, la difesa a zona e il pressing. Complimenti perché piano piano è uscita fuori e ha prodotto una seconda parte dell’incontro straordinaria per percentuale di tiro».

Le percentuali, a cui l’allenatore sutorino fa riferimento, sono soprattutto quelle inerenti il terzo e il quarto tempo, in cui Teramo ha tirato con 4 su 6 da 3 punti, nel terzo quarto, e 3 su 6, nell’ultimo quarto (più del 50% da 3, dunque). Ma anche le percentuali di tiro dei Gialloblu vengono tirate in ballo: il 37% da 2 punti (con un 13 su 35) evidenzia i molti errori commessi dalla squadra. «E soprattutto sono stati deleteri, nel terzo quarto, in coincidenza con il loro miglior momento offensivo, i 30 punti che gli abbiamo lasciato, frutto in alcune occasioni anche di giocate difensive nostre non ottimali. Complimenti a Teramo! Non ci resta che riprendere la strada del lavoro e preparare la prossima partita».

Si mostra rammaricato Finelli perché «quando si perde, soprattutto quando perdi in casa, è normale che ci sia dispiacere per quel che succede, anche perché c’è una splendida cornice di pubblico».
Il quasi derby con la BancaTercas, oltre ad aver confezionato un incontro comunque entusiasmante, ha visto il ritorno, sul parquet del Palas, dell’ex-capitano Valerio Amoroso, il quale, al termine della gara, commentando l’accoglienza dei tifosi Gialloblu, ha dichiarato: «Ho preso più applausi che fischi. Sono stati bravi: mi hanno fischiato quando dovevano fischiarmi e hanno applaudito quando dovevano applaudirmi. Ho anche ricevuto una telefonata a Capodanno da parte loro: è stato fantastico! E quando oggi sono andato a salutarli è stato davvero commovente».
Dopodiché è stato invitato da Luca Marani, addetto stampa, a firmare il nuovissimo “Sutor Wall of Fame”, collocato nella sala stampa del PalaSavelli, visibile agli spettatori fino a 30′ prima dell’inizio di ogni partita.