GROTTAMMARE – «La mancanza di una linea di condotta credibile, l’incertezza e l’insufficienza delle misure prese dal governo in carica non aiutano ad alimentare certezze e speranze».
Potrebbe essere questo il riassunto del bilancio di fine anno di Grottammare futura, gruppo consiliare di opposizione, che continua: «Abbiamo perso centinaia di posti di lavoro: numerose le aziende a respiro nazionale ed internazionale che hanno chiuso le unità produttive presenti in provincia. La provincia di Ascoli Piceno conta il 43% dei cassintegrati di tutta la Regione Marche, con un aumento della cassa integrazione pari al 253,36% rispetto al 2007. Cioè è quasi triplicata».
Una crisi che ha attanagliato anche il nostro territorio, nel particolare a Grottammare diverse famiglie, dopo la chiusura o la cassa integrazione, non possono più contare su un’entrata fissa mensile.
«Ma i partiti, le coalizioni che amministrano il nostro territorio – dicono i membri di Grottammare futura – non ritengono che la grave crisi occupazionale che sta coinvolgendo tutta la nostra realtà industriale sia argomento da porre all’ordine del giorno, non pongono attenzione politica ed istituzionale alla risoluzione dei problemi ad essa legati, non elaborano progetti. Cosa fare se una azienda in crisi licenzia le proprie maestranze? Non è una domanda a cui sembra che i nostri amministratori sappiano o vogliano dare una risposta. Di questi argomenti non si sente parlare, non si discute delle possibili soluzioni, delle strategie e delle azioni da intraprendere: è invece proprio questa la questione più importante, per il nostro futuro e quello dei nostri figli. In questa situazione di vera emergenza, le uniche attività in cui sembra che la nostra amministrazione locale voglia impegnarsi riguardano la messa a concorso di qualche nuovo posto che, chissà perché, invece di impiegare giovani disoccupati o cassaintegrati offre opportunità a chi ha già una attività avviata o ricopre già ruoli in altre amministrazioni».
Un occhio anche alla nuova Provincia: «Della vecchia provincia a noi rimane un territorio compresso e fortemente costruito: un’ area metropolitana – che parte da Ascoli Piceno e nella sua continuità arriva a Cupra Marittima – da gestire come una città, con una unitarietà di indirizzi e con programmi ben definiti – e due vallate – una costruita, come quella del Tronto, ed una ancora da salvaguardare, come quella del Tesino».
Lascia un commento
Per capire la crisi occupazionale del piceno bisogna conoscere la storia della nostra provincia, quando una parte della provincia di Ascoli Piceno faceva parte della cassa del mezzogiorno.Le aziende si insediavano nella nostra provincia perchè attirate dagli sgravi contributivi per i dipendenti, dagli incentivi e dalle detassazioni. Quando nel 1990 la cassa del mezzogiorno finì e con essa tutti i vantaggi che ne conseguivano ,nessun politico si preoccupò di come in futuro sarebbero andate le cose. All'epoca ci sarebbe voluto una centrale a cogenerazione a metano che avrebbe consentito un abbassamento dei costi dell'energia per tutte le aziende della vallata… Leggi il resto »
Anna il tuo commento è corretto e vorrei estendere la tua analisi all'incapacità imprenditoriale degli imprenditori nostrani.
Con l'insediamento di grandi multinazionali nel nostro territorio nessuno ha provveduto a creare un indotto o delle facility per queste grandi imprese, a creare un ambiente collaborativo spesso preferito ai bassi costi.
Queste sono occasioni perse, non sapute sfruttare perchè il capitale umano non è stato capace di comprendere il valore e l'importanza di certe scelte strategiche.
Gentilissima Anna Amici , carissimi lettori. Forse il raggionamento e' MOLTO PIU' IMPORTANTE quello da fare. parlate di cassaintegrati, parlate di mancanza di lavoro e non vi accorgete che uno dei mali più gravi che affliggono tutto il sistema lavoro sono le assunzioni a tempodeterminato ,contratto atermine, le assunzioni a 19 ore, ma soprattutto là dove assumono le persone a 19 ore ma fanno orari di straordinario pazzeschi. A vantaggio di chi ?? seguite il mio ragionamento e capirete. 19 ore settimanali di contratto per uno stipendio base, quindi ,una 13 ^ sulle 19 ore, liquidazione sulle 19 ore contributi… Leggi il resto »
Cari membri di “grottammare futura,di cosa parlate? Mescolate il governo con la pochezza dell’amministrare Grottammare e la provincia di Ascoli Piceno. Non mi sembra che l’attuale governo non dia risposte e certezze ai cittadini, basti fare attenzione ai continui sondaggi a favore del premier, mentre vero è che le amministrazioni locali continuano con il loro governare clientelare e involutivo. Quando avete presentato la vostra lista ad aprile cosa speravate di ottenere? Perchè non avete lasciato via libera al centro destra, invece di pescare voti nel loro ambiente spacciandovi per lista civica e non di sinistra, per cambiare rotta? Questa minestra… Leggi il resto »
Risposta per A TESTA ALTA La sottoscritta fa contabilità e anche buste paghe. Ci sono diverse inesattezze nel tuo commento. 1) I contratti a tempo determinato in Italia son la percentuale più bassa d'Europa appena il 17% sul totale dei contratti 2) I contributi INPS ai fini pensionistici vengono pagati anche sulle somme percepite come straordinario 3) Visto che parli di strordinari effettuati ogni mese ,ci sono sentenze della cassazione che, fin dal 1996 hanno stabilito che , le somme percepite come straordinari in modo continuativo ( vedi mese ,mese)e non occasionale, rientrano nel conteggio del TFR(liquidazione) E' vero invece… Leggi il resto »