ASCOLI PICENO – «Il risultato elettorale in Abruzzo deve portare a fare delle riflessioni anche in seno all’Udc e alla costituzione quanto prima di un nuovo soggetto politico autonomo»: Domenico Fanini, segretario provinciale dell’Udc di Ascoli Piceno riflette sulle votazioni per il rinnovo della giunta abruzzese.

«Il forte astensionismo – scrive Fanini – conferma la scarsa credibilità della politica nei cittadini italiani, di questa politica della casta votata al cesarismo».

«Sempre dal voto emerge – prosegue il segretario provinciale dell’Udc – oltre la vittoria del centro-destra, meno eclatante di quanto i sondaggi berlusconiani ci hanno propinato sino all’ultima ora della campagna elettorale, anche in spregio ai divieti previsti dalla legge, una problematica tutta interna al centro-sinistra tra il Partito Democratico e l’Italia dei Valori e una presenza sostanzialmente riconfermata dell’Unione di Centro, dopo il voto delle Politiche, in posizione distinta e distante dai due schieramenti maggioritari».

E’ indubbiamente questo risultato stazionario dell’UdC – conclude Fanini – che porta alla considerazione dell’urgenza, visti i prossimi appuntamenti elettorali delle Europee e delle Amministrative del giugno 2009, per la costruzione del nuovo soggetto politico autonomo con il progetto della Costituente di Centro, aperto sì alle esperienze del cattolicesimo democratico, del popolarismo, del liberismo cattolico e laico, ma anche a quelle del riformismo laico e socialista».

Una mossa che per il segretario dell’Udc «potrebbe rappresentare oltre una forte novità attrattiva nello scenario politico italiano, anche un vero e proprio cuneo in grado di divaricare la morsa del bipartitismo, riaffermando così nella esperienza costituzionale italiana il pluralismo politico dei valori e delle identità».