SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 13 dicembre una bella cerimonia ha accompagnato la consegna della medaglia d’oro e della pergamena del premio Truentum 2008 a Ferruccio Zoboletti, con la sala consiliare che alla fine, a poco a poco, ha fatto salire il canto “Nottate de lune”, eseguita al flauto traverso da Alessandra Castelli e alla fisarmonica da Sergio Napoletani. Sala gremita dalla famiglia al completo di Zoboletti, e da tanti cittadini, compresi ex lavoratori.
«Zoboletti ha ricevuto, ma al tempo stesso ha dato tantissimo alla città di San Benedetto», ha detto il sindaco Gaspari, «Lavorare con lui era un onore e voleva dire rispetto della propria dignità di persona e del proprio salario, straordinari compresi. Ha davvero contribuito allo sviluppo della nostra comunità, che con tanti sacrifici è cresciuta. In seguito ha promosso anche l’immagine la città, specie negli anni in cui è stato presidente della Sambenedettese Calcio, straordinario veicolo promozionale in tutta Italia, grazie ai suoi risultati in campo. Oggi celebriamo la forte identità sambenedettese, che si onora di avere una figura come Zoboletti tra i suoi più illustri esponenti. Quando abbiamo diffuso la notizia di questo premio abbiamo subito riscontrato un consenso ampio e diffuso, come se la città avesse ansia di tributargli questo riconoscimento».
Il sindaco ha inoltre riferito dell’affetto testimoniato nei giorni scorsi a Zoboletti da sportivi come Adriano Panatta o Gigi Cagni, ai quali non è stato possibile raggiungere San Benedetto per questa occasione. Durante le sue ultime visite, d’altra parte, Panatta ha sempre chiesto di poterlo incontrare e salutare.
«Io credo di essere stato un uomo fortunato. Sono un uomo fortunato. Primo perché ho una bellissima famiglia, di sambenedettesi puri, veri», ha esordito Zoboletti, «Se ho potuto coltivare le mie passioni è solo grazie loro, a mia moglie, ai miei tre figli, alle nuore, a mio genero, ai nipoti. Quando ho incominciato ad operare nel settore ortofrutticolo c’erano a San Benedetto un centinaio di aziende, oggi ne restano pochissime e sono orgoglioso che la mia sia ancora in piedi, grazie al lavoro dei miei figli, i quali avrebbero potuto prendere strade diverse, e invece hanno continuato una tradizione. Ancora oggi amo stare in campagna e parlare con i contadini, che vorrei definire “i miei migliori amici”».
Naturalmente non sono mancati riferimenti allo sport. «Il tennis è stata per me una passione tardiva», ha raccontato Zoboletti, «Ma da quando mi sono dedicato a questo sport ho potuto conoscere tutti i massimi atleti e dirigenti italiani. E la scorsa estate abbiamo riportato una grande tradizione a San Benedetto, con il torneo internazionale sostenuto dal Comune, che è stata davvero una vetrina importante per la città».
Zoboletti ha poi voluto citare due episodi legati alla presidenza della Sambenedettese Calcio: il 6 febbraio 1982, quando la squadra fu ricevuta in udienza privata dal papa Giovanni Paolo II. «Mi avvisarono che ero l’unico a poter parlare a Sua Santità, per 30 o 40 secondi», ha raccontato Zoboletti, «Gli dissi che in duemila anni nessun pontefice era venuto a San Benedetto e nel suo italiano il papa mi disse “ma coma faccio?“. Gli risposi: “Santità, la veniamo a prendere e la riportiamo noi in Vaticano!”».
Il secondo episodio è legato al nuovo stadio: «Cinque anni della mia presidenza li ho trascorsi al Ballarin e cinque al “Riviera delle palme”. Il 13 agosto del 1985 inaugurammo lo stadio con il Milan, anche se io avrei preferito un’altra squadra. Il sindaco di allora Natale Cappella mi consegnò una pergamena simile a questa del Truentum, che era la convenzione per gestire il nuovo stadio. La esposi alla tifoseria della curva e ci furono un boato e un applauso indimenticabili». Zoboletti ha terminato il suo intervento citando Stefano Borgonovo, calciatore sotto la sua presidenza e ora colpito da “SLA”, al quale ha auspicato che venisse esteso il saluto.
Accanto al sindaco Gaspari, sui banchi della giunta per la premiazione a Zoboletti, gli ex sindaci Cameli, Marinangeli (già premio Truentum a sua volta, il quale ha letto la motivazione), Perazzoli e Ripani,gli ex premi Bollettini, Bugari, Costantini Brancadoro, Mascaretti, il vicesindaco Di Francesco, la presidente del Consiglio Capriotti.
La cerimonia si era aperta con un altro momento musicale, eseguito dai due stessi artisti, e brani “emiliani” tratti dal Rigoletto e dalla Traviata di Verdi.
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A nome delle famiglie delle vittime e dei superstiti del “rogo Ballarin” (7 giugno 1981) esprimo sconcerto e delusione profonda per le dichiarazioni che il Sindaco della nostra amata città ha rilasciato in occasione della consegna del Premio Truentum 2008 al Sig. Zoboletti Ferruccio. Per quanto ci riguarda siamo tutt’altro che onorati, come cittadini sambenedettesi, di essere rappresentati da questo signore. I fatti storici testimoniano infatti che l’allora Presidente della Samb Calcio è stato riconosciuto dalla giustizia italiana con sentenza passata in giudicato in concorso con molti altri (in primis il Comune di S.B.T.) come penalmente responsabile dei tragici fatti… Leggi il resto »
Bene, ancora una volta la città, che avrà pure una sua rappresentanza, una sua anima, una sua componente umana si è allineata acriticamente su una proposta, e all’unanimità intera, senza beneficio del dubbio, senza memoria, e si è preparata per la festa. Ma sì, facciamo festa! Ancora una volta la città ha preferito chiudere gli occhi, ha preferito non sapere, nel migliore dei casi ignorare, nel peggiore accusare di vigliaccheria, ribattere senza argomenti. Qualunque cosa pur di non rovinare la festa. Che bella droga è il pallone! Che bello poter dire “ho perso due miliardi di lire per la Samb”….!… Leggi il resto »
Caro Direttore, sono profondamente toccato dalla sua risposta. Non me l’aspettavo. Non mi aspettavo di essere pubblicato, e non mi aspettavo un commento come il suo. Mi lasci dire che con sua sincerità e perplessità, Lei è riuscito quasi a “riscattare” la sua categoria da anni di silenzi, di omertà e di complicità su quanto è avvenuto a partire da quel 7 giugno 1981 in poi. Per lo meno ai miei occhi. Voglio solo puntualizzare l’aspetto più importante del mio commento, che Lei ha molto opportunamente sottolineato, e che cioè il premio il sig. Zoboletti non se lo è dato… Leggi il resto »
Tonino Zugarelli, ho vissuto questa tragica situazione dall'interno. Il PRESIDENTISSIMO E STIMATISSIMO PRESIDENTE ZOBOLETTI è stato giudicato SOLO perche Presidente della SAMB CALCIO. Mi rimane sinceramente difficile capire le vigliacche parole profferite verso il Presidente Zoboletti. Purtroppo Lei non ha in se quel briciolo di senzazione , quella sensazione che puo e deve reputare quel tragico fatto SOLO UNA FATALITA'. Lei da persona UMANA avrebbe mai percepito quella fatalità ?, Le avrebbe mai pensato che la carta, che tagliata astriscioline per fare spettacolo, colore, avrebbe cagionato quel dramma. Lei non ricorda, IO SI il Presidente Ferruccio Zoboletti era un uomo… Leggi il resto »