SAN BENEDETTO DEL TRONTO- «Un nuovo Piano di Spiaggia è inderogabile perchè quello attuale, risalente alla gestione Martinelli, non è attuabile su tutto l’arenile per ovvie situazioni morfologiche».

Così il sindaco Giovanni Gaspari riferendosi alle ultime polemiche in merito al progetto di un tunnel sotto l’arenile per l’estrema zona a sud di piazza Salvo d’Acquisto a Porto d’Ascoli.
Gli undici stabilimenti che si trovano collocati lungo l’ultimo lembo di spiaggia direzione sud non si sono mai adeguati alle disposizioni vigenti in quanto la zona gode di una specie di “status speciale” voluto o ereditato per cui alcuni considerano la loro zona di competenza come spiaggia privata, altri addirittura farebbero risalire la proprietà acquisita ad una bolla papale la quale enunciava che l’arenile è di chi lo possiede fino alla battigia ed arretra od avanza con essa.

Per di più l’attuale Piano di Spiaggia stabilisce (direzione mare) una prima zona di rispetto di quattro metri (distanza tra la strada e l’entrata dello chalet) quindi un’altra di circa nove metri così-detta “polifunzionale” (stabilimento, cabine, pedane) infine una zona “cuscinetto” di altri cinque metri prima di poter installare gli ombrelloni, che fanno in tutto 18 metri.

«Se gli stabilimenti che insistono in quella zona non si sono mai adeguati al Piano vigente ciò può essere comprensibile – precisa Gaspari – perché da quelle parti, una volta rispettate le distanze stabilite, non resta più lo spazio materiale per impiantare gli ombrelloni».

Ecco allora una nuova proposta in tre punti già presentata alle diverse associazioni di categoria e sulla quale si sta discutendo. La prima possibilità ripropone un tunnel di collegamento. La seconda contempla la semplice sistemazione e riqualificazione della situazione esistente e la terza prospetta un percorso pedonale largo sei metri tra case e chalet.