SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Piove sul bagnato per la Samb. Alla bruciante sconfitta casalinga contro il Venezia si aggiunge la squalifica del novanta per cento della difesa per somma di ammonizioni. Difatti Enrico Piccioni, per la trasferta di Legnano, si trova a dover fare a meno, in un colpo solo, di Moi, Bonfanti e Ferrini. Mentre al centrocampo, sempre per lo stesso motivo, verrà a mancare Briglia. In predicato fin da ora per le sostituzioni ci sono i vari Marino, Pistillo, Servi.

Mentre nella zona centrale l’assenza dello squalificato centrocampista è compensata dal rientro di Visone che nella sgambata di martedi ha fatto vedere di essere completamente recuperato. Nel frattempo prosegue il calvario di Pippi che ne avrà ancora per almeno tre settimane. Il malanno di cui soffre il giocatore è un riacutizzarsi di quello che lo aveva già costretto ad una lunga sosta.

A questo punto viene da chiedersi se, invece di forzare i tempi del suo rientro causa la necessità di un attaccante puro, non era forse il caso di aspettare un’altra settimana a scopo precauzionale. Intanto Enrico Piccioni ha il suo bel da fare nel ricaricare i suoi dopo i tre “schiaffi” rimediati domenica. In sala stampa, dopo la partita, sia Tinazzi che Forò, oltre alla normale delusione per la sconfitta, più che essere giù di morale, sembravano addirittura depressi il che, per un giocatore di calcio, non è un buon segno.

Ma il “Baffo” dice di conoscere i suoi a menadito ed aggiunge: «Anche se giovani molti di questi giocatori hanno già un passato assai lungo da semiprofessionisti alle spalle e quindi sanno come reagire. D’altronde non siamo scivolati nel baratro quando le cose andavano in modo disastroso e non vedo perchè lo si debba fare ora per un risultato che, anche se bruciante ed oltretutto patito davanti al proprio pubblico, deve rimanere solo un incidente di percorso».

L’allenatore rossoblù, che oggi martedì era regolarmente in campo a dirigere l’allenamento, ritorna anche sul perchè, nell’intervallo della partita, ha deciso di far entrare Titone al posto di Magnani che forse avrebbe potuto garantire più copertura nel secondo tempo quando il Venezia ha iniziato a macinare gioco senza tregua.

«Mario (Titone) che non ha ancora nella testa la concentrazione dei novanta minuti, riuscì ad essere determinante nella seconda parte della partita con la Pro Sesto e quindi ho pensato di ripetere quella soluzione ma purtroppo neanche lui, come il resto della squadra, c’era con la testa» ha spiegato Piccioni.
Infine a molti sono sorti dei dubbi sulla posizione assunta da Cigan, proprio lui che, contro Padova e Pro Sesto, aveva realizzato due reti, anche pregevoli, da attaccante puro: «Il ragazzo è molto generoso ed altruista cercando di adattarsi a tutto quello che gli viene chiesto – puntualizza Piccioni- ma resta il fatto che non è uno di quegli attaccanti che si trova a suo agio anche giocando spalle alla porta. Ha bisogno di spazi e di ampie manovre. Questa è la realtà. Comunque per la trasferta di Legnano torna a disposizione Melchiorri e quindi vedremo come possiamo utilizzare questo rientro».