SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’edizione 2007 della “Colletta Alimentare“, che ha coinvolto circa 106 mila volontari ed oltre 7600 supermercati, erano state raccolte 8.932 tonnellate di generi alimentari da ridistribuire, durante l’anno, alle famiglie meno abbienti. Sabato scorso, i volontari del Banco Alimentare Onlus sono stati i testimoni di un incremento del 4% in più circa, a livello nazionale, delle donazioni in beni di consumo. Nella sola Provincia di Ascoli si è passati dai 17.900 kg dello scorso anno ai 18.000 kg di questo. Indice della generosità degli abitanti del Piceno che, nonostante la crisi economica in atto, non hanno mancato di dare sostegno all’iniziativa.

Secondo uno dei collaboratori del Banco Alimentare di San Benedetto del Tronto, Giorgio Pellei, «il gesto di per sé semplice della Colletta Alimentare ha due grandi risvolti importanti: il primo, più immediato, è l’aiutare i poveri, sempre più numerosi; il secondo è il grande valore sociale che rappresenta in quanto è l’espressione di un popolo che, pur in difficoltà da tanti punti di vista, si ritrova intorno ad un semplice gesto di carità. Le persone donano il loro pacco e ti ringraziano forse non solo perché aiuti i poveri ma perché dai a loro l’occasione di stare unite in questo gesto. Oggi la povertà più grande che affligge le persone, infatti, è la solitudine».

Lo smistamento e la ripartizione degli alimenti immagazzinati vengono effettuati durante l’anno da associazioni che consegnano, direttamente alle famiglie meno fortunate, i pacchi. I volontari, in tal modo, svolgono un doppio compito: recapitano i generi di prima necessità  e fanno da tramite fra le famiglie e le associazioni, «rompendo così una difficile condizione di indifferenza e solitudine». Significativo, dunque, è il motto adottato, in occasione della giornata del 29 Novembre, dal Banco Alimentare (istituito nel 1989 da Monsignor Luigi Giussani e da Danilo Fossati): “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.