SABN BENEDETTO DEL TRONTO – Giornata tra le più negative della Samb in questo girone di andata. La squadra non è mai riuscita ad entrare in partita subendo il gioco dell’avversario per quasi tutta la gara.

La faccia di Enrico Piccioni la dice lunga sul suo stato d’animo ma, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, l’allenatore non cerca scusanti o tenta di salvare qualcuno o qualcosa.

Anzi sembra proprio essere lui il primo a stigmatizzare il comportamento della compagine rossoblu, compreso il suo: «Siamo scesi in campo con un atteggiamento sbagliato. Non siamo stati bravi a fare la partita e neanche ad imporre il gioco che di solito sappiamo fare. Inoltre qualcuno in mezzo al campo si attardava a giocherellare in modo lezioso senza verticalizzare la manovra».

Non approfitta per cercare scusanti neanche quando gli si fa notare che forse il campo oltremodo pesante possa aver influito sul rendimento negativo della sua compagine: «Lo era per noi così come per il Venezia che però ha saputo soffrire molto di più cercandosi con maggiore continuità senza affidarsi ad azioni sporadiche, raddoppiando le marcature quando era necessario».

Piccioni non nasconde di aver strigliato i suoi nell’intervallo ma senza risultato: «E’ inutile, quando non ci si sta con la testa si possono fare tutti i discorsi possibili ed immaginabili. Ripeto, la colpa è mia per non aver saputo inculcare nei miei il giusto approccio alla gara sapendo di avere a che fare con un avversario di ottimo livello che, a differenza di quanto si ipotizzava alla vigilia, è sceso al Riviera con la ferma intenzione di fare risultato».

E quando gli si fa notare che i tifosi hanno accolto l’ingresso del figlio Gianmarco Piccioni con qualche fischio replica in modo laconico: «Che lo si voglia o meno è l’unica punta a disposizione che abbiamo munita di un discreto bagaglio tecnico. Se poi a qualcuno del pubblico non va gù il cognome che porta non posso farci niente».

Di tutt’altro umore Alessandro Bertoni, vice di Stefano Cuoghi che oggi ha dovuto guardare i suoi dalla tribuna essendo squalificato: «Abbiamo giocato una gara semplicemente perfetta. Specie nel secondo tempo quando la Samb ha cercato di premere sull’acceleratore. Non ci siamo limitati a difendere il risultato di parità che già ci andava bene».

A Bertoni non va proprio giù il gol del pareggio: «Il pareggio della Samb è avvenuto in condizioni di atteggiamento molto antisportivo visto che, quando hanno tirato il calcio di punizione dal quale è scaturita la loro rete, uno dei nostri giocatori era ancora a terra e non ci eravamo riorganizzati. Ma non importa visto che poi ci siamo rifatti con gli interessi. La Samb è riuscita ad impegnarci solo su qualche calcio piazzato e niente più»