LECCO – Quarantasette anni proprio oggi, allenatore della squadra della sua città, finalmente fuori dalla zona play-out, con l’ambizione, in fondo, di poter puntare anche in alto, forte dei 14 punti conquistati nelle ultime sette partite: all’improvviso l’universo di Enrico Piccioni, contestatissimo nel primo terzo di campionato, torna a colorarsi di rosa: «Vittoria importante per morale e classifica, la seconda in trasferta. E’ stata voluta e cercata: i ragazzi stanno facendo bene, credono nel lavoro iniziato nel 16 di luglio, e chi gioca è cresciuto mentalmente. Anche oggi che c’erano tanti assenti, ad esempio Briglia si è sentito male per un attacco di appendicite questa mattina e così avevamo in panchina soltanto un centrocampista. Devo però aggiungere che i ragazzi mi avevano promesso la vittoria come regalo per il mio quarantasettesimo compleanno».
Per il “Baffo” è anche il tempo di qualche (provvisoria) rivincita: «Io a inizio campionato ho detto che questa era una squadra aveva buone qualità e buone prospettiva, qualcuno non ci credeva, qualcuno, invece, ci ha dato fiducia. Continueremo a lavorare sempre così, partita per partita, senza guardare la classifica. Vedremo a che punto saremo solo al giro di boa, prima di Natale, quando ci saranno 20 giorni di pausa e avremo tempo di valutare la nostra situazione». E magari prendere quelle due pedine (un attaccante che possa alternarsi con Pippi, che oggi, dopo un infortunio, è stato fondamentale nell’ottenere il rigore ma poi è rimasto negli spogliatoi nell’intervallo, e un terzino sinistro. Riguardo l’attacco, i diesse Natali spera di convincere Curiale a tornare a San Benedetto).
Riguardo l’arbitraggio, Piccioni si lamenta ma con moderazione: «L’espulsione di Moi? Il regolamento parla chiaro, D’Ambrosio andava espulso sul fallo da rigore su Pippi: non c’è stata identità di valutazioni, specie nel finale dall’arbitro, forse condizionato dal pubblico di casa, ha avuto un po’ timore».
Moi, anche oggi tra i migliori fino al momento dell’espulsione, dice che «anche in dieci i ragazzi hanno interpretato bene la fase difensiva, e così fatto un regalo al mister. Adesso vediamo la classifica e il campionato in altro modo, mettiamo le basi per qualcosa di più importante. Rispetto all’inizio del campionato abbiamo più concentrazione e consapevolezza nei nostri mezzi, ad esempio giocatori come Morini e Olivieri stanno uscendo fuori».
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Per l'ennesima volta penalizzati dalle decisioni disciplinari del direttore di gara che si è mostrato, a moi parere spudoratamente casalingo, e domenica in una partita importantissima dovremo fare a meno di Moi e Palladini.
FORZA GRANDE CUORE ROSSOBLU SEMPRE E A PRESCINDERE OLTRE L'OSTACOLO, GRAZIE RAGAZZI.
FORZA SAMB
Auguri e complimenti per il lavoro fin qui portato avanti ad Enrico! Adesso però viene il difficile quindi, visto che sei una persona concreta, cerca di fare il "pompiere" e mantere tutti con i piedi ben saldi a terra. Non eravate brocchi prima non siete fenomeni adesso, ma avete davanti un obiettivo e per raggiungerlo dovete solo lavorare, lavorare e lavorare! Forza Samb
Mi chiedo: come mai gli arbitri hanno tirmori reverenziali per le squadre di casa ma ciò non avviene mai al Riviera delle Palme per la Samb? Anzi al contrario nel nostro impianto qualsiasi giacchetta gialla diventa "sceriffo" capace di condizionare sempre le partite. Sono sempre troppo protetti perché al caro vecchio Ballarin vista la vicinanza dei tifosi ciò non accadeva proprio così esplicitamente. Lasciamo che il direttore di gara quando va via dallo stadio passi non troppo lontano dai tifosi rossoblu vedete come cambia la musica…i lividi si ricordano altroché…