MARTINSICURO – «Visto che in Comune nessuno si decide a spiegare le motivazioni per cui siamo stati cacciati dalla maggioranza, ora lo faremo noi»: Toni Lattanzi, con i due ex assessori di An De Luca e Fedeli è perentorio nei confronti del sindaco Di Salvatore, a cui rivolge l’accusa di non avere la propensione ad essere contrariato nelle decisioni che riguardano il governo della città. «In un anno e mezzo in cui siamo stati in maggioranza – ha proseguito il coordinatore locale di An – sono state numerose le questioni che abbiamo visto affrontare in maniera approssimativa e sulle quali abbiamo pertanto espresso parere contrario. Per questo siamo stati messi da parte».

«Nel discorso che feci nel primo Consiglio comunale – ha proseguito Fedeli – ricordo che manifestai apertamente l’augurio di avviare una nuova amministrazione che si ponesse in discontinuità con le precedenti, che si rendesse artefice di decise scelte di centrodestra, ma ciò purtroppo non è avvenuto. Si continuano a ripetere gli stessi errori del passato».

E i tra gli errori i tre esponenti di An annoverano la presenza di personaggi politici di centrodestra che pur essendo ufficialmente semplici cittadini militanti nel Pdl, di fatto influenzerebbero notevolmente l’operato dell’esecutivo Di Salvatore: «Non è concepibile – ha attaccato De Luca – che persone come Gianfilippo Vallese continuino da decenni ad influenzare le scelte e le decisioni delle amministrazioni a Martinsicuro».

Ma al di là delle accuse personali, i due ex assessori spiegano che sono numerose le questioni sulle quali nel corso del mandato amministrativo si sono trovati in disaccordo con il resto della maggioranza: dall’affidamento della gestione dell’illuminazione pubblica ad una ditta privata nella quale non hanno visto «l’attuazione di un effettivo progetto di fondo, fatto di uno studio attento dell’analisi dei costi e benefici per il Comune», alla modifica degli accordi di programma per la realizzazione per il centro “Il Grillo” a Villa Rosa: «Sulla modifica della convenzione stabilita dalla precedente amministrazione ci eravamo espressi negativamente, poiché non ritenevamo fosse un’operazione legittima – ha spiegato Lattanzi -. In seguito sulla questione è arrivato anche il parere contrario della Provincia, che di fatto ci ha dato ragione».

Ma i tre esponenti di An spaziano a ruota dalla pubblica sicurezza che ritengono un aspetto su cui si possa e si debba intervenire con maggiore incisività sul territorio, ad una gestione più efficace del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura, alla realizzazione dei box per la piccola pesca, il cui edificio ad alto impatto ambientale aveva provocato le loro rimostranze e l’invito a valutare soluzioni alternative, seppure questo comportava il dover rinunciare ai fondi regionali.

Parere discorde anche sui parcheggi blu, la cui totale abolizione per An è un errore: «I costi per la  pulizia delle spiagge e di conferimento della spazzatura che in estate aumentano per l’afflusso dei turisti – ha aggiunto Fedeli – non deve gravare solo ed esclusivamente sulle tasche dei cittadini».

Tanti insomma gli argomenti su cui i due consiglieri di An si sono scontrati con il resto della maggioranza nel corso di un anno e mezzo di mandato amministrativo: ma se sono stati pur disposti al confronto e allo scontro quando necessario, non ritengono però giustificabile la revoca dei rispettivi assessorati operata da Di Salvatore senza passare prima attraverso la convocazione dei gruppi politici provinciali.

«A tal proposito – ha concluso Lattanzi – proprio per fare chiarezza, immediatamente dopo le elezioni ci sarà un tavolo di confronto tra i circoli provinciali di An e Forza Italia, in cui dovranno essere spiegate le ragioni per cui siamo stati tagliati fuori dalla maggioranza. E non è escluso che ci saranno ripercussioni anche sulle alleanze a livello provinciale».