Dal settimanale Riviera Oggi n.752

MARTINSICURO – Nella crisi politica che ha investito l’esecutivo Di Salvatore a Martinsicuro, l’uscita di An dalla maggioranza ha richiamato alla mente antiche chimere mai sopite: una possibile apertura del primo cittadino ad alleanze con il gruppo di opposizione di Città Attiva, la seconda lista più votata alle amministrative del 2007.

In seguito al ritiro delle deleghe dei due assessori di An e alla probabile uscita di Fedeli e De Luca dalla maggioranza, Di Salvatore è stato categorico: «Siamo assolutamente determinati ad andare avanti in 12: per ora nessuna ipotesi di eventuali accordi con le minoranze». Per ora. Ma nella seppur remota possibilità che in futuro gli equilibri politici in maggioranza si dovessero incrinare e ci fosse bisogno di cercare nuovi alleati? Come si porrebbe Città Attiva di fronte ad una proposta di entrare a far parte dell’esecutivo?

«Premettiamo che in un anno e mezzo di governo Di Salvatore – ha chiarito Stefano Ciapanna – non è mai trapelata nessuna intenzione o proposito da parte della maggioranza di aprire alle minoranze. Ma qualora in seguito alle ultime vicende politiche occorse a Martinsicuro si prospettasse questa eventualità, non potremmo accettare, poiché non ci sono i presupposti per un’alleanza».

«Siamo contrari a salire sui treni in corsa – ha proseguito Paolo Camaioni – anche se sarebbe più giusto dire che il treno politico-ammnistrativo di Martinsicuro è fermo al maggio 2007. Tradiremmo la fiducia di tutti quei cittadini che ci hanno votato in antitesi all’attuale amministrazione».

«La rottura tra An e il Pdl – ha aggiunto Ciapanna – non è stata causata da un “corteggiamento” della maggioranza nei nostri confronti, come molti pensano, aspettandosi ora una nostra alleanza. E’ stata la causa di una serie di problemi interni alla coalizione che devono essere risolti tra loro senza doverci sentire chiamati in causa. E’ come – conclude scherzosamente Ciapanna – se una coppia si separa per incomprensioni e la moglie accusa il marito di corteggiare una bella donna che abita al piano di sopra, che invece è assolutamente estranea ai fatti».