L’AQUILA –  Potrebbero essere rinviate di due settimane le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale in Abruzzo: il Tar ha infatti accolto oggi lunedì 17 novembre il ricorso della lista “Per il bene comune”, esclusa dalla competizione dall’Ufficio elettorale centrale presso la Corte d’Appello dell’Aquila.

La lista, che ha come candidato presidente Angelo Di Prospero, aveva prima presentato ricorso nello stesso ufficio elettorale – che aveva escluso con riserva e poi riammesso la lista del Pdl – e poi al Tar, per chiedere la sospensiva «del procedimento elettorale, al fine di difendere il diritto costituzionale alla partecipazione democratica a queste elezioni».

Il Tar ha riconosciuto che «nella specie esistono i presupposti per il provvedimento cautelare richiesto» pertanto è stata concessa una “pre-sospensiva” che verrà discussa in Camera di Consiglio il prossimo 26 novembre: qualora la lista “Per il bene comune” venisse riammessa alla tornata elettorale, la data delle elezioni dovrebbe essere rinviata di due settimane, su indicazione dello stesso Tar.

«Giustizia è fatta – ha commentato il candidato presidente Angelo Di Prospero – Dopo aver letto le motivazioni della nostra esclusione ero molto scettico, e sapevo che non c’erano i presupposti per essere esclusi da questa tornata elettorale. Ora non resta che preparaci alle elezioni con tutto l’impegno possibile, anche se è indubbio che questa vicenda ha penalizzato notevolmente la nostra lista».

Alla luce degli ultimi sviluppi, si corre il rischio di assistere ad un rallentamento della macchina organizzativa, soprattutto in relazione alla stampa del materiale elettorale. Proprio per questo, secondo fonti interne alle Prefetture, l’intenzione sarebbe quella di continuare con il programma già definito, per non avere difficoltà nel caso in cui il 26 novembre il Tar dovesse definitivamente escludere la lista alla quale è stata concessa la pre-sospensiva.

Un’ipotesi per non mutare il calendario e non provocare un autentico terremoto sarebbe una rinuncia da parte della lista “Per il bene comune” a partecipare alle regionali, come avvenuto a livello nazionale con la rinuncia del segretario nazionale della Dc, Giuseppe Pizza, in merito al rinvio delle elezioni politiche ottenuto dal Tar per le questioni legate al simbolo.