SAN BENEDETTO DEL TRONTO – San Benedetto rischia di perdere un’altro treno? L’occasione alla quale ci si riferisce è quella del lascito riguardante l’eredità Cerboni-Rambelli. A chiederlo, tramite interrogazione a risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale del 17 novembre prossimo, è Antonio Felicetti, capogruppo Lista Martinelli-Pri.
Nella domanda l’esponente di minoranza intende avere delucidazioni sul proseguo delle pratiche inerenti la realizzazione delle prescrizioni testamentarie riguardo all’eredità. I tempi stringono visto che i lasciti di questo tipo decadano dalla loro efficacia se, tempo dieci anni, non si sono rispettate ed attuate le prescrizioni testamentarie.
In questo caso essendo Pietro Paolo Rambelli, l’autore del lascito, morto nel 1998, resta poco più di un mese a mezzo alla scadenza. Poi, se non subentrano eredi ad impugnarne il testamento, cosa già successa nel caso della proprietà per la “Fondazione De Vecchis”, potrebbe essere la Curia Vescovile a farlo. Ipotesi poco probabile anche se, a norma di legge,ne avrebbe tutto il diritto.
Intanto Felicetti nel testo della sua interrogazione, dà alcuni suggerimenti su come si potrebbe utilizzare la villa e il parco ad essa annesso. Tra gli altri la sistemazione di alcuni locali per finalità storico-museali, la realizzazione di un centro di studio universitario. Mentre il consigliere di minoranza suggerisce di utilizzare la vasta area della ex fornace Cerboni per la realizzazione di attrezzature per un parco giochi e strutture sportive di dimensioni ridotte.
Lascia un commento
carissimo Felicetti sei grande adare memoria verso tutto cio che TUTTI cercanoo di dimenticare.
Hai ragione da vendere e cercheremo di capire le nuove chiacchiere che si faranno su questo infausto capitolo di storia Sambenedettese.
complimenti a tutti i politici via via succedutisi; non aggiungo altro.
Potrebbe essere sicuramente un buon investimento per la fondazione carisap, se davvero vuole investire sul territorio questa è l'occasione migliore.
Un paese come San Benedetto, stretto in una lingua di terra larga appena 2 km e soffocato da un ammasso di cemento continuo, ha bisogno incondizionato di sfruttare la possibilità della creazione di un'area verde che si estenda dalla villa Rambelli fino alla zona Cerboni. Considerando la scadenza dei termini e lo sperpero di denaro pubblico utilizzato nella realizzazione di opere incompiute non funzionali e dal dubbio valore estetico (vedi lungomare sud, viale De Gasperi, piazza Matteotti, la futura pavimentazione del primo tratto del molo sud, l'ammodernamento dell'aula consiliare ……) il comune ha l'obbligo morale di inserire nel bilancio i… Leggi il resto »
Qualche costruttore ha messo gli occhi sulla struttura, pensando che la stessa vada alla CURIA?
Staremo a vedere.