SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A Cremona senza centravanti, ma con il modulo 4-1-4-1 che ha consentito alla Samb di ottenere cinque risultati utili nelle ultime cinque gare. Sarà una gara molto importante, perché ci si sta avviando a concludere il primo terzo di campionato, e, domenica sera, sarà doveroso trarre le prime parziali conclusioni.

Perché dopo il disastroso inizio e le sei gare senza segnare (record storico negativo), contrassegnate anche da una forte contestazione alla società, i rossoblu si sono finalmente messi a far dei punti, anche se, per una serie di cause, faticano ancora a segnare (Portogruaro esclusa: ma lì c’era Pippi, il brasiliano che s’era sbloccato con una doppietta in quella gara, per poi infortunarsi).

La Cremonese è, a detta di molti, la miglior squadre del girone; forse è quella che ha speso di più. Allo Zini, contro i grigiorossi, la Samb sfodererà la miglior difesa del torneo, sperando di non subire reti. Per quanto riguarda l’attacco, i rossoblu si affideranno al solo Cigan, con Morini che, si spera, riesca a diventare, come un anno fa, l’uomo in grado di sopperire ai momenti di difficoltà dell’attacco. Se la Samb farà risultato a Cremona, vuole dire che il gruppo rossoblu ha le qualità per emergere dalla zona a rischio, definitivamente, prima di Natale, per pensare poi a un 2009 diverso.

Se invece la gara in Lombardia non dovesse sorridere ai colori rossoblu, evidentemente ci sarà da intervenire, e presto, per quanto riguarda l’attacco: non si può affrontare un campionato con un solo centravanti di ruolo… Se il Grottammare ad esempio ha appena tesserato il trentatreenne Langella, forse sarebbe il caso che anche dalle parti di Viale dello Sport si pensi a qualche svincolato, anche da destinare a futura riserva di Pippi.