Si è inaugurata domenica 3 novembre, presso la Galleria Marconi di Cupra Marittima, la mostra “DITTICI. Narrazioni fotografiche”. L’Esposizione, volta a coinvolgere lo spettatore in una riflessione sul linguaggio fotografico, presenta i lavori-reportage di tre artisti che provengono, in diversa misura, dal mondo dell’editoria. Agendo già, a priori, sulla pagina doppia, essi sviluppano narrativamente il proposto tema del Dittico, non più inteso in senso canonico come rappresentazione pittorica di un tema sacro, ma come accostamento arbitrario di immagini apparentemente distanti fra loro. Intitolando i suoi scatti “Nuova Physica”, Marco Scozzaro integra l’uomo al territorio in cui vive. Gli ambienti fotografati sono le periferie del Nord Italia, luoghi quasi “morti”, volutamente deserti, che incontrano e si scontrano con ritratti di persone messe in posa. L’esito è quello di coinvolgere lo spettatore nell’elaborazione individuale di una storia, senza imporne una ufficiale. All’inverso opera Fabio Mantovani che, nel suo reportage “Second Life”, propone una lettura “altra” del vissuto quotidiano. I protagonisti degli scatti, ritratti con un’impostazione quasi classica in cui sono rispettate simmetria e fuga prospettica, si offrono allo sguardo dell’osservatore nella duplice veste notturna e diurna. Il riferimento alla sessualità è tangibile, come lo è il titolo che ammicca alla famosa comunità virtuale presente negli ultimi anni sul Web. Un’ambiguità così accentuata -di personaggi veri ritratti nei rispettivi ambienti- ricorda che nessuno è escluso da questo gioco del Doppio, neanche il più insospettabile fra gli uomini. La fotografa Kei Nagayoshi, nel confezionare immagini miniaturizzate di pellicole Kodak 400 TMY, in eleganti cornici-contenitore, dimostra la sua impostazione “calligrafica”, chiaramente giapponese. La serie proposta titola “L’Essere fra le foto”, dove l’Essere è propriamente l’artista che si interpone fra una foto e l’altra, attraverso il gesto della scelta casuale che porterà al Dittico finale. Accostamenti così accidentali ricordano per alcuni aspetti l’object trouvé surrealista, o più elegantemente, l’affermazione destabilizzante del pre-surrealista Isadore Ducasse, Conte di Lautreamont: «Bello quanto il fortuito incontro su un tavolo operatorio di una macchina da cucire e di un ombrello».

DITTICI. Narrazioni fotografiche
Galleria Marconi – Cupra Marittima (AP)
2 Novembre – 27 Novembre 2008
Orario: 16.30-20.00. Chiuso la Domenica.
Per informazioni: www.siscom.it/marconi