SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le vicissitudini della Foodinvest sembrano non avere mai fine. Nella già travagliata storia dell’azienda gli avvenimenti e gli sviluppi ormai si rincorrono quotidianamente in un vortice di accordi, smentite, ripensamenti. Ultima in ordine di tempo riguarda di nuovo l’imprenditore Vincenzo Ciulla.
Dopo aver annunciato neanche una settimana fa la sua totale rinuncia all’acquisizione dell’azienda a causa di clausole contrattuali insormontabili ora sembra averci ripensato, firmando un contratto con i Malavolta riproponendo il suo interessamento basato sull’acquisizione del comparto produttivo comprensivo del magazzino (rivedendo le attuali fideiussioni), a patto che le rimanenze ivi presenti vengano evase non oltre il 31 dicembre 2008.
Nel frattempo il giudice incaricato Raffaele Agostini ha rinviato l’omologa di pronuncaimento (fallimento o concordato) al 24 di novembre. Forse per dare tempo ai commissari giudiziali, in primis quello della Foodinvest Verde Paolo Petrocchi, di pronunciarsi sulla nuova proposta? Parallelamente all’apertura di questa nuova fase, il rappresentante RSU Gabriele Napoletani e Piera Libbi per le maestranze avanzano quella della Cooperativa.
«La nostra è una proposta – chiarisce Napoletani – rivolta a tutti i colleghi operai della Foodinvest che già vi lavorano. Il nostro obbiettivo, oltre a quello di preservare il posto di lavoro, è far sì che l’azienda resti saldamente in mano al territorio senza essere preda di azzardi dell’ultima ora». Per far questo occorre un piano industriale, uno finanziario e non ultimo la risoluzione della questione magazzino.
Senza contare che si dovrà richiede all’Inps il riscatto anticipato della mobilità annullando gli ammortizzatori sociali. Il tutto nel più breve tempo possibile. All’avvocato Piergiovanni Alleva l’incarico di tutelare gli interessi della proposta e creare un clima di tranquillità e trasparenza.
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Un grazie di cuore all'imprenditore Ciulla per aver creduto ciecamente al suo progetto di far ripartire la SURGELA storico stabilimento di Porto D'asxcoli.
Noi operai (ovviamente non tutti ma chi crede in lui) gli daremo quella forza necessaria per superare quegli ostacoli burocratici e quelle avversita' procurate da chi vuole chiudere definitivamente lo stabilimento.
A buon intenditor poche parole.
Il sig. Ciulla, visto che ha 35 anni e 3 aziende che funzionano, può gentilmente spiegare A TUTTI NOI CITTADINI ITALIANI perchè i dipendenti della Nuova Orsa Maggiore aspettano ANCORA buona parte del pregresso degli stipendi di aprile maggio giugno? Perchè chi è stato messo in cassa integrazione a zero ore da luglio ha aspettato OLTRE il 20 ottobre di poter firmare i moduli cig? Perchè questi moduli cig non sono ANCORA stati, ad oggi 4 novembre, recapitati all' Inps di Ascoli Piceno? Perchè il deposito di Milano (SAN GIULIANO MILANESE PER LA PRECISIONE) della Nuova Orsa Maggiore ha chiuso… Leggi il resto »
Chiedo venia per essere stato un po' incompleto nel commento precedente, volevo altresì aggiungere un'altra domanda al dott: Ciulla nonchè alla vecchia proprietà Nuova Orsa Maggiore: "Perchè dal mese giugno 2007 la Nuova Orsa Maggiore S.r.l nel rilascio ai suoi dipendenti della busta paga ha scritto e scrive tutt'ora che sta versando il TFR+ una quota dello stipendio(per chi ha deciso di versarla)+ l'eventuale incentivo aziendale delll' 1,1%, come è giusto che sia, al fondo di categoria sindacale FONDAPI ma in realtà ha versato solo la quota relativa a giugno 2007?" Quando i dipendenti potranno veder versati i LORO soldi… Leggi il resto »