L’AQUILA – Esclusione con riserva alla lista di Gianni Chiodi, candidato del Pdl e ad altre quattro liste provinciali che sostengono il candidato di centrodestra alle prossime regionali in Abruzzo, Liberal Socialisti, Mpa, e la civica Rialzati Abruzzo che comprende Dc e Abruzzo Futuro. La decisione è stata presa ieri pomeriggio domenica 2 novembre dall’Ufficio Elettorale centrale presso la Corte d’Appello dell’Aquila, che ha riscontrato delle irregolarità.

In base alla legge infatti, il numero minimo di firme a sostegno di una lista devono essere 1.750. Al Pdl ne sono state riscontrate valide 1.680, mentre altre 267 sono state annullate. Sostanzialmente gli errori riscontrati non riguardano firme irregolari, bensì più che altro questioni formali, dato che nella maggior parte delle firme (circa 190) manca o non è ben visibile il timbro dell’ente di appartenenza dell’autenticatore, seppure siano presenti firma e qualifica.

«Si tratta di un episodio deprecabile – ha affermato Fabrizio Di Stefano, coordinatore regionale del Pdl – che sarebbe stato meglio evitare per scongiurare strumentalizzazioni di parte, tuttavia è un errore facilmente sanabile, come avvenuto in casi analoghi, con un’attestazione di chi ha autenticato».

L’esclusione ad ogni modo non è definitiva e l’Ufficio ha convocato per oggi lunedì 3 novembre le liste escluse per riscontrare se le irregolarità siano sanabili o meno, dopo aver ricevuto i dovuti chiarimenti ed analizzato le integrazioni documentali richieste.

«Si tratta di irregolarità formali sanabili – ha affermato Giani Chiodi -. Il centrosinistra non si illuda che un risultato elettorale che appare scontato possa essere alterato a tavolino tramite cavilli e formalismi».