GROTTAMMARE – Il bello e il cattivo secondo l’associazione Grottammare futura, che si esprime riguardo l’inaugurazione del nuovo polo della cultura grottammarese, la biblioteca Rivosecchi, avvenuta sabato 25 ottobre.

Secondo l’associazione, ricordiamo presenza politica in amministrazione come opposizione, la bella notizia è proprio l’inaugurazione «voluta e programmate diversi anni fa. Ora finalmente i locali sono stati completati e di spazio ce n’è in abbondanza. Speriamo che questa disponibilità di superfici non premi solo la mera destinazione a spazio-contenitore di libri».

Ma se c’è il buono, c’è anche il cattivo. Infatti, secondo Grottammare Futura, poteva essere speso più tempo per ricordare le persone che hanno dato molto al nostro territorio: «C’era l’opportunità – con l’esigenza di trovare la figura a cui intitolare la struttura – di ricordare momenti e persone importanti per il nostro passato culturale, di rendere omaggi a quelli che, disinteressatamente, si sono messi al servizio della città e che ricordiamo ancora oggi per averci insegnato ad amare libri e lettura, per aver formato la nostra cultura e la nostra coscienza sociale».

Qualche esempio portato, l’insegnante Armando Brandimarte, che «ha speso la sua vita nella formazione dei giovani, nell’insegnamento e nella gestione del primo “centro di lettura” di Grottammare» ed i fratelli Vito e Vittorio Rivosecchi, rispettivamente rilegatore e appassionato d’arte.

«La presenza del “contenitore del sapere” non è da solo garanzia di emancipazione culturale: spetta all’attuale amministrazione e alla programmazione dell’assessorato attivare, dopo il taglio dei nastri, il processo virtuoso che riesca a cogliere esigenze, bisogni e potenzialità  della nostra città».