SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo dal consigliere comunale Claudio Benigni (Pd) e pubblichiamo

Intendo approfittare dello spazio gentilmente concesso,  per rivolgere il mio apprezzamento personale alla redazione di questo giornale per il modo corretto  con cui gestisce quotidianamente l’informazione, fenomeno oggi alquanto raro nel panorama italiano.
Ed è proprio per garantire sempre e comunque la veridicità della notizia, che ho deciso di scrivere per chiedervi la rettifica di un articolo pubblicato il  21 ottobre scorso da questa testata giornalistica, a firma di Giada Siliquini.
Da plauso l’intezione meritoria della Siliquini di condurre un’indagine sulle troppe barriere architettoniche presenti nel nostro territorio;
da meno il fatto che parte delle informazioni sono state attinte da fonti esterne, non verificate e dunque risultate non corrispondenti al vero.
Mi riferisco in particolare “all’accesso impossibile” al Parco Eleonora e all’eventuale presenza di barriere che “ostruiscono completamente il passaggio verso il cancello dello stesso parco.
Come cittadino residente nel quartiere Porto d’Ascoli centro posso testimoniare con cognizione di causa che esiste uno scivolo ad est dell’ingresso, largo ben 120 centimetri e che consente l’agevole accesso sia ai portatori di handicap che alle carrozzine. Quale consigliere comunale posso per altro anticipare che a breve sarà aperto un secondo accesso agevole ad ovest del cancello, mediante la realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato, anche per garantire la sicurezza dei pedoni ed in particolar modo dei bambini.
Per quel che concerne invece i paletti con le catene voglio rappresentare che gli stessi sono stati richiesti da tanti cittadini e posizionati al lato dell’accesso agevolato, con la duplice funzione di barriera di sicurezza per i bimbi, e di ostacolo al frequente ingresso pericoloso e non consentito di mezzi motorizzati all’interno del parco.
Tanto dovevo.
Nel rigraziare anticipatamente per l’attenzione che andrete a prestarmi in linea con lo stile della vostra redazione, colgo l’occasione per porgere i più distinti saluti.