SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Proseguono le trattative per la risoluzione del caso Foodinvest alla quale sono legati le sorti di circa ottanta posti di lavoro. Ultimo sviluppo in ordine di tempo è la decisione da parte delle maestranze di recarsi nella giornata di martedì ad Ascoli Piceno per intercedere presso il giudice competente ed esortarlo ad accelerare i tempi sul pronunciamento in merito alla vicenda riguardante le rimanenze di magazzino.

A tal proposito Vincenzo Ciulla, l’imprenditore siciliano amministratore delegato della “Novità Holding” che raggruppa tre aziende del settore, ha proposto di rilevare le forniture per 800 mila euro e impegnarsi a pagare un affitto di 180 mila euro. Ma i tempi stringono visto che fra poco più di un mese iniziano le semine (ad esempio quella dei fagiolini). All’iniziativa partecipano i sindacati operai Cisl e Uil mentre la Cgil si tiene fuori perché in disaccordo sull’entità dell’offerta.

A tal proposito Alberto Andreani, sindacalista Cisl, tiene a precisare che «l’invito a partecipare è rivolto chiaramente a tutti gli operai, indistintamente. La risposta del giudice deve arrivare nel più breve tempo possibile altrimenti si rischia di arrivare tardi alla raccolta». Molti dei lavoratori non esitano a criticare le istituzioni che, con le inevitabili lungaggini burocratiche, avrebbero ritardato di almeno sette mesi la soluzione del problema.

Da più parti si ipotizza il fondato rischio che se la Foodinvest dovesse chiudere potrebbe portare con sè nel tracollo anche le altre consociate come la Marollo che sotto la conduzione Rossi sta lavorando e producendo da più di un anno. Da più parti si guarda in modo molto positivo alla “Novità Holding” specie in relazione ad altre acquisizioni del gruppo come “L’Orsa Maggiore”, ditta di Fermo specializzata in prodotti destinati alla gastronomia di qualità, che, rilevata in regime di concordato preventivo è stata risanata a tempo di record ed oggi opera nel gruppo con il nome di “Vin Food”.