SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le migliori opere letterarie e cinematografiche italiane hanno avuto sempre una vena molto comica: perché se la realtà italiana fosse letta in maniera seria, ci sarebbe da tremare. Invece, c’è da ridere: Sua Emittenza Berlusconi (alleghiamo il video su You Tube) prima invita a mandare la polizia nelle Università occupate, poi ritratta tutto, confermando di meritare l’appellativo coniato da Fiorello, lo “Smemorato di Arcore” («Darò al Ministro dell’Interno istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze di polizia», parole testuali di ieri, mentre oggi). Berlusconi è persona troppo intelligente per non conoscere il ruolo delle parole pronunciate ad una conferenza stampa; la sua smentita, probabilmente, risponde a logiche comunicative opposte a quelle che un normale cittadino può immaginare: «Non ho mai detto nè pensato che la polizia debba entrare nelle scuole. Accade di frequente, anzi molto spesso che io non riesca a riconoscermi nelle situazioni che ho vissuto da protagonista. Posso perciò parlare di un divorzio tra la realtà di quanto da me vissuto e la realta’ che raccontano i giornali».

Peggio, molto peggio, quel che dice Cossiga: «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero Ministro dell’Interno», ha dichiarato ad una intervista al Quotidiano Nazionale, «ovvero lasciar stare i liceali e lasciar protestare gli universitari, ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città… Dopo di che forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri” e inoltre “le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Scenari cileni che è difficile commentare, anche per il rispetto che si ha della figura dell’ex Presidente della Repubblica.