SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il presidente del Circolo Tennis Maggioni, Pierluigi Tassotti, si dice ottimista dopo l’ultimo incontro sul caso della stangata dei canoni demaniali per gli impianti sportivi: «Il Demanio sembra disposto a trattare, valutando per ognuno dei quattro casi. Si parte dal 50% di quanto richiestoci in estate. Noi possiamo arrivare a pagare solo il 10%, quindi 6000 o 7000 euro l’anno, altrimenti dobbiamo trovare fonti di entrata maggiori, snaturando la nostra natura sociale di associazioni senza fini di lucro».
L’Agenzia del Demanio, dice Tassotti, sarebbe disposta a trattare anche considerando le migliorie architettoniche e strutturali apportate agli impianti sportivi in questi anni, “scalandole” dai canoni pregressi richiesti in estate.
«Il dialogo si è aperto, ci sembra una ottima notizia», dice Tassotti. Nelle condizioni del Maggioni si trovano anche il Circolo Nautico e i gestori della pista di pattinaggio e della bocciofila: tutti impianti che sorgono su terreni di proprietà dello Stato, non del Comune.
Stato che recentemente ha richiesto il pagamento di grosse somme risalenti agli anni dal 2000 in poi.
Venerdì a San Benedetto i rappresentanti delle società sportive e il sindaco Gaspari si sono incontrati con il senatore del Popolo della Libertà Francesco Casoli, che avrebbe manifestato l’intenzione di informarsi sulla vicenda della sdemanializzazione delle aree.
Dal 1998 e dall’entrata in vigore delle leggi successive al terremoto del 1997 nelle Marche, c’è un annoso procedimento per l’assegnazione delle aree a titolo gratuito ai Comuni colpiti dal sisma. San Benedetto, pur non avendo subito danni, si trovò nella condizione di poter ottenere questi terreni. Il Tar Marche potrebbe pronunciarsi non prima di aprile
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Da buon demagogo mi sento di dire che aree strategiche come
il circolo tennis siano di pubblico godimento della città, tutta la città.
Altrettanto per il circolo nautico, anche lì ci sarebbe da discutere sino all'eternità, queste SERVITU' CASTALI non sono
più concepibili.