SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sul passaggio del consigliere comunale Palma del Zompo dal Pd all’Italia dei Valori, il coordinatore comunale del partito del sindaco, Felice Gregori, ha parole prevedibilmente dure:

«Non condivido affatto quando la Del Zompo dice che il suo modo di fare politica è diverso dal modo di fare politica dell’assessore Emili e di altri della maggioranza, attribuendo solo a se’ capacità di ascolto e scelta di criteri ispirati alla meritocrazia e alla competenza».

E ancora: «L’umiltà è la radice e la madre di tutte le virtù e in questo caso ritengo profondamente ingiusta questa affermazione, perché non tiene conto del fatto che le scelte operate fino ad oggi siano state il frutto di un confronto all’interno del gruppo consiliare». Perciò, dice Gregori, sarebbe stata la Del Zompo a non aver rispettato le regole della democrazia interna al partito.

Ma c’è di più; l’esponente del Pd arriva a chiedere alla Del Zompo un atteggiamento ben preciso: «L’etica politica vorrebbe che la dottoressa si dimettesse, visto che è stata eletta in una lista che l’ha fortemente supportata e voluta, ma mi rendo conto che a questo punto sarebbe chiedere troppo. Mi auguro che abbia quantomeno la sensibilità di rimettere nelle mani del sindaco la presidenza della commissione consiliare Problemi Sociali, così come la delega alle pari opportunità. Lei è l’unico consigliere ad avere una delega, a dimostrazione di quanto sia stata “poco valutata e apprezzata” la sua volontà di impegnarsi da parte del Partito Democratico».

Sempre riguardo alla querelle con la Emili, il coordinatore comunale del Pd dice alla Del Zompo che «non si abbandona un partito formato da tante persone che quotidianamente si impegnano e contribuiscono ad arricchire il dibattito politico per futili contrasti con questo o quel rappresentante. Se davvero il suo principio ispiratore è ascoltare gli altri,
se davvero lo avesse fatto, non si sarebbe trovata in dissenso con il gruppo».