CASTEL DI LAMA – La concessionaria Fiat Autolelli, ai tempi d’oro in cui aveva lo slogan “L’incredibile è di serie”, vendeva circa cinquemila automobili l’anno ed aveva quasi 70 dipendenti, dislocati tra Ascoli, Castel di Lama, Porto San Giorgio e Amandola. Mario Lelli, il titolare, aveva creato una Polisportiva che comprendeva moltissime società; aveva anche comprato la Truentina Castel di Lama, che aveva trascinato nel campionato di calcio di Serie D.
Ricordi. Che adesso fanno tanta rabbia a quei vecchi dipendenti, che nel biennio 2003-05 hanno visto perdere il loro lavoro, a seguito di una grossa crisi finanziaria che ha investito la concessionaria, e soprattutto si sono ritrovati senza il pagamento di alcune mensilità e, colmo dei colmi, delle liquidazioni di fine rapporto: per qualcuno, relative ad alcuni anni di lavoro, per altri, anche per dieci anni o molto di più.
Così, dopo anni trascorsi tra vertenze sindacali e ingiunzioni, gli ex dipendenti si ritrovano ancora con nulla in mano, mentre l’Autolelli è risorta dalle proprie ceneri (ma è una plurimarche e non più una concessionaria Fiat) e continua la sua attività, senza essere passata per il fallimento. Come è possibile tutto ciò?
Gli ex lavoratori dell’Autolelli hanno contattato Riviera Oggi e hanno raccontato la loro storia. Che è una storia all’italiana: Mario Lelli, nel periodo più turbolento, ha trovato l’escamotage di appellarsi alla Legge Antiusura, in base alla quale il Tribunale può “congelare” le situazioni debitorie per 300 giorni a quei soggetti la cui attività poteva essere stata minata dagli usurai. Il fatto è che Mario Lelli ha chiesto, a quanto riferiscono gli ex dipendenti, diverse volte l’applicazione del decreto anti-usura, e il Tribunale di Ascoli ha concesso sempre questa opportunità all’imprenditore, congelandone di fatto i debiti. La prossima udienza (la quinta?) è fissata per il 2 dicembre prossimo.
Della questione si occuperà anche il nostro settimanale Riviera Oggi, in edicola martedì prossimo. Intanto pubblichiamo i video relativi a due interviste rilasciate dagli ex lavoratori dell’Autolelli, Marco Curzi e Mario Paci.
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Solidarietà a questa povera gente che è rimasta a sedere per terra e senza una lira, dopo chissà quanti anni di servizio prestato e quante ore di straordinario non retribuite per campare la famiglia..Su questo articolo mi piacerebbe sapere l'opinione di diversi lettori che per quanto riguarda gli articoli sull'economia li vedo molto ferrati e sempre pronti a sciorinare paroloni da novelli economisti di wall-street!….il vero lavoro per un imprenditore???? studiare bene come fregare gli operai!
non ho parole x quello che ho letto…eppure pensavo che i dipendenti dell'Autolelli fossero stati pagati!!! è una vergogna per i cittadini, mi vergogno di essere italiano e mi vergogno delle Istituzioni che non tutelano in nessun modo i lavoratori…Io conosco persone che all'Autolelli hanno comprato recentemente delle auto…pagate molto meno rispetto alle concessionarie dei rispettivi marchi, in particolar modo Fiat…ma come è possibile??? adesso leggendo questa notizia sono rimasto sconvolto…l'azienda sembra andare ancora a gonfie vele, nuove assunzioni…è assurdo!!! NON HO PAROLE LO RIPETO…solidarietà x tutti i lavoratori…
Tanti anni fà1997,1998, un noto imprenditore Sambenedettese , benefattore di questa Città , dopo i risultati di 2,3,4, mila macchine vendute dalla Autolelli mi disse:
Marià , lasciali correre, che senza acqua prima o poi rimangono assetati.
A cosa si riferiva '' ?.
Molto solidale e tanto ,con i dipendenti dell'azienda in crisi.
Ci sono poche parole per esprimere il mio disappunto nei confronti di tutta questa vicenda, è solo il povero cittadino che lavora onestamente a rimetterci, chi invece coscentemente commette azioni ai danni dei terzi per ironia della sorte viene anche tutelato dallo stato stesso.
Mi vergogno di essere italiano o meglio … ascolano
e alle istituzioni direi di riflettere un pò di più sul torto che stanno facendo alle povere famiglie che con lo stipendio ci campano… che schifo…
Non c'entra la definizione di lavoro di un imprenditore am l'etica che questo utilizza per compiere il proprio lavoro.
Legge anti-usura al “sig Autolelli”? La cosa vergognosa è che stata prorogata diverse volte e che il sig. Lelli nel frattempo ha potuto fare il comodo suo…. Ricordo all’epoca in cui Autolelli acquistava squadre di calcio e di pallavolo una foto su un quotidiano locale in cui la figlia (manager della propria azienda ) andava dal Papa e gli baciava la mano! Grande devozione cristiana non confermata dai fatti (come al solito la pecunia è la pecunia). Comunque a parte il disprezzo per queste cose, voglio solo dire agli ex lavoratori dell’Autolelli: ho passato diversi anni fa la stessa vs… Leggi il resto »
La magistratura è INdipendente.
Cioè, non dipende dai dipendenti.
Secondo me non è un problema di magistratura, ma di Stato. Se io potessi decidere in seno allo Stato, farei in modo che i titolari delle aziende che falliscono vadano in giro con le pezze proprio come loro fanno andare i dipendenti. Alessandro84, credo che tu non abbia voce in capitolo per tentare di giustificare queste malefatte e non c’entra l’etica, su cui tenti di sviare il discorso ma da come scrivi posso dedurre che sai bene il motivo per cui nn ti esponi. Gli articoli riguardanti i pargheggi blu o le rotatorie: 1000 commenti, qua non scrive nessuno, vi… Leggi il resto »
@... rudesbt: attento, è difficile valutare chi ha voce in capitolo….. Cmq se si fa ricorso alla politica allora vi meritate questo! Se invece si considera la serietà di un imprenditore in base a capacità tecnico-manageriali ed capacità etico-sociali (quindi non solo la capacità di generare utili ma anche di curare gli interessi degli stakeholder) si riesce a comprendere meglio certe dinamiche "sociali" come il tentativo di avvalersi di leggi che "tornano utili". La magistratura deve indagre cercando di comprendere come sia stato accumulato il debito (se per manovre speculative o per incapacità) e di seguito giudicare l'operato. Non assolvo… Leggi il resto »
Gent. Sig. RUDESBT, se vuol cercare di capire cosa fa accadere i fatti, cerchi innanzitutto di non offendere chi non la pensa come Lei (e l’ha fatto non solo commentando questo articolo ma è riuscito a farlo anche in quello dove amici e conoscenti salutavano il povero Bracaletti). Poi cerchi di non generalizzare, delinquenti e truffatori stanno da ambo le parti (è di oggi la notizia dei 7 dipendenti di Trenitalia che si facevano timbrare da un collega, dopo che da un pezzo stavano già a casa, ma nonostante ciò, riassunti dall’Azienda). Qui si sta parlando di una legge dello… Leggi il resto »
EGREGIO SIG. MITER MA COME LE VIENE IN MENTE PARAGONARE LA QUESTIONE DI TRENITALIA A QUESTA? PRIMA DICE DI NON GENERALIZZARE A RUDESBT, POI LEI FA UNA COSA A MIO AVVISO ASSAI PIU' GRAVE, PARAGONA DEI TRUFFATORI A DEGLI ONESTI LAVORATORI CHE HANNO FATTO SEMPRE IL PROPRIO DOVERE ANDANDO A LAVORARE PER DIVERSI MESI SENZA PERCEPIRE IL BENCHE' MINIMO EURO. SI RENDE FORSE CONTO COSA ACCADE NELLE FAMIGLIE CON UN UNICO REDDITO RIMANERE SENZA STIPENDIO E DOVER DAR DA MANGIARE AI PROPRI FIGLI E MAGARI CON UN MUTUO DA PAGARE? GLIELO DICO IO COSA ACCADE, SI VIENE PRESI DA ANGOSCIA… Leggi il resto »
x MITER: la invito a sottolinearmi le offese che vede scritte nei miei commenti, specie quelle contenute nel commento sulla scomparsa di Giacomo, dove un suo collega ha trovato un modo troppo macabro e crudo per dire una verità. In Italia da una quindicina di anni a questa parte si cerca di oscurare la verità coprendola con assurde copertine e giri di parole….Se lei è stato portato a scrivere un commento scriterato e carico di nervosismo, è forse perchè certe verità che non si possono dire, l'hanno colpita nel segno e le ricordo che il Revisionismo generale che ci propinano… Leggi il resto »
Gent. Sig. MARCHESEROSSOBLU, premesso che il Sig. LELLI ha tutti i suoi torti e i suoi ex-dipendenti hanno tutti i loro diritti a ricevere quanto loro spettante, che c’è un Giudice nominato da un Tribunale che sta valutando la questione, è l’equazione semplicistica “IMPRENDITORE = TRUFFATORE/LADRO” che non si può ASSOLUTAMENTE accettare (“il vero lavoro per un imprenditore???? studiare bene come fregare gli operai!”) e che sa di “Lotta di classe anni ‘70” molto retrò. Il nocciolo della questione forse è riuscito a capirlo anche Lei (“c’è lo Stato che lo tutela”). Io ho un’azienda, mi alzo alle 7 e… Leggi il resto »
MITER mi scusi ancora ma il suo ultimo commento potrebbe iniziare con "C'era una volta…." qua nesusno parla di anni '70, ma se permette ognuno di noi ha una coscienza e un cervello per ragionare e le ripeto che sicuramente 7 lettori su 10 crederanno a tutto quello che ha scritto….. con i soldi non si comprano i cervelli….le auguro comunque buon lavoro e di campare bene d'aria fino a quando non avrà uno stipendio dignitoso!
Il ruolo dell'imprenditore è quello di fare da guida negli interessi dell'azienda.