SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarebbe stato un cortocircuito a scatenare l’incendio che ha richiesto per lo spegnimento l’impiego di ben 14 uomini, quattro automezzi dei Vigili del Fuoco di San Benedetto ed Ascoli e quattro ore di intenso lavoro. Tutto è cominciato verso le ore 22,30 di martedì notte a Porto d’Ascoli, in via Pontida 7, una traversa di via Pasubio, con il rogo che ha quasi totalmente distrutto un capannone di circa 400 metri quadri appartenente a Stefano Altamura, noto imprenditore locale nel settore dell’abbigliamento.
A dare l’allarme un agente di sicurezza privata che in quel momento si trovava a passare da quelle parti. Sul posto sono subito accorsi sia i Carabinieri che due automezzi dei pompieri i quali hanno subito iniziato l’opera di spegnimento. Ma le fiamme avevano già fatto talmente presa che sono dovute intervenire altre due autobotti e otto unità operative dal capoluogo piceno per dare man forte.

Sul posto è accorso anche il titolare visibilmente scosso, il quale non ha potuto fare altro che assistere impotente alla distruzione della sua impresa.