FERRARA – Con Spal-Samb si rinnova una “classica”. Due squadre di grandi tradizioni che negli anni in cui hanno militavano nella stessa categoria hanno dato vita ad incontri con forte intensità e motivazioni. Questo il pensiero di Aldo Dolcetti, allenatore della Spal.

Mister, i pronostici dicono che siete pronti a far un solo boccone della Samb
«Assolutamente no. Nel calcio non c’è nulla di scontato. Sarebbe però sbagliato dire che non puntiamo alla vittoria. D’altronde giochiamo in casa e dobbiamo dare seguito al nostro ruolino di marcia che prevede un progressivo miglioramento».
Conosce qualche giocatore della Samb?
«Penso di avere una buona informazione della rosa ma in particolare di Cigan quando militava nel Sopron, una squadra della seria A ungherese nello stesso periodo in cui ho avuto l’onore di allenare la mitica Honved di Budapest dell’altrettanto leggendario Puskas. E’ un ragazzo veloce, abituato a giocare prevalentemente d’esterno con una gran voglia di far bene».
Che impressione le ha fatto la Samb nel posticipo con il Cesena?
«Anche se aveva di fronte una squadra forse più amalgamata ciò non toglie che la squadra rossoblu ha cercato di fare la sua partita. Vedo la Samb come una formazione imbastita prevalentemente di gente giovane però, a mio avviso, promettente, che ha solo bisogno di un po’ più di tempo per trovare la giusta intesa».
E la Spal come arriva a questo incontro?
«Direi in buona forma sia sul piano fisico che mentale. Abbiamo lavorato davvero tanto in estate cercando di fondere la vivacità dei nostri giovani con quelli di più provata esperienza. La partita con la Cremonese ha ribadito che siamo sulla strada giusta. Non nascondo che l’incontro con la Samb per noi deve essere una ulteriore conferma del lavoro svolto fin qui. Puntiamo senza dubbio a fare risultato pieno».
Sarà pressing dal primo minuto?
«Faremo la nostra partita si dall’inizio, questo è certo, ma stando molto attenti a non scoprirci troppo perchè, ripeto, la Samb è una squadra piena di gioventù e vivacità che, se imbocca la giornata giusta, può diventare la classica mina vagante che di colpo esplode tutto il suo potenziale».