ASCOLI PICENO – Sono da tempo iniziati i movimenti del centro-sinistra (rigorosamente con il trattino) in vista delle elezioni provinciali del 2009, che saranno chiamate a rinnovare il Consiglio e il Presidente. Ruolo ricoperto da Massimo Rossi di Rifondazione Comunista, vincente nel 2004: ma la sua ricandidatura crea mal di pancia nella coalizione, perché Rossi è l’unico presidente provinciale di Rifondazione in tutta Italia, e dopo lo strappo di Veltroni, il destino della sinistra non è detto che debba andare a braccetto con quello del Partito Democratico. A Roma, certo, ma anche in Provincia.
Mauro Gionni, segretario provinciale del Pd, cerca di mediare, proponendo di individuare il prossimo candidato presidente attraverso le primarie, alle quali far partecipare anche Rossi. Una inclusione, dunque, che è però anche una sorta di piccola bocciatura: lo strumento delle primarie serve per individuare i candidati, solitamente, quando questi non ci sono. Un presidente in carica o viene confermato, o, invece, sconfessato: ce lo insegna anche la centenaria storia degli Stati Uniti, dove le primarie sono radicate nel processo elettorale. Anche se Gionni avverte: «La regola delle primarie sarà estesa a tutti i comuni della provincia di Ascoli Piceno che nella prossima primavera torneranno al voto, compresi quelli con sindaci Pd al primo mandato».
Scrive Gionni, riferendosi evidentemente a Massimo Rossi: «Appare contraddittorio dire che le Primarie sono uno strumento utile ed, allo stesso tempo, dichiarare che esse non servono. Soprattutto se queste affermazioni vengono da chi dice di essere il paladino della partecipazione. Dunque, per costoro, le primarie sono uno strumento utile, e quindi servono, soltanto se non li riguardano».
«Le Primarie – continua Gionni – sono una opportunità anche per sottoporre ai cittadini il consenso sul proprio operato, sulla base di un programma sulle priorità per questa nuova provincia che sta attraversando un momento di grande difficoltà. Vi chiedo se è meglio far decidere i candidati alle segreterie dei partiti, magari di Ancona o di Roma, o farli scegliere dai cittadini della provincia. Da tutti i cittadini, non solo da quelli iscritti a questo o a quel partito (per parteciparvi, infatti, basta aderire al programma, non serve la tessera di nessun partito)».
«Noi non vogliamo escludere nessuno, nessun partito, nemmeno Rifondazione, nemmeno Rossi – è l’affermazione di Gionni – Del resto, mi sembra che in Puglia le primarie abbiano scelto Vendola, perché evidentemente i cittadini hanno visto in lui l’uomo capace di vincere, come poi è stato. E’ meglio scegliere il candidato solo tra i segretari, qui, ad Ancona o magari a Roma? Quello delle primarie, che per il Pd sono una regola contenuta nello statuto nazionale, è ormai anche un contenuto, un simbolo (concreto, non a parole) della democrazia e della partecipazione. Chi ha paura di ciò, ha timore del giudizio dei cittadini».
«Anche per Mandozzi – termina Gionni riferendosi all’attuale vicepresidente provinciale, indicato come possibile sostituto di Rossi – vale la stessa regola: tutti possono candidarsi alle primarie. A proposito di Mandozzi, visto che è stato chiamato in causa, l’occasione è gradita per ribadire che, come pochi mesi fa ha dichiarato il presidente Rossi, Emidio è una risorsa della Provincia, oltre che del Pd. Lo ringrazio per quanto ha ottimamente fatto sinora, in particolare per il lavoro e l’occupazione, vere emergenze del Piceno».
«Sembra che qualcuno piuttosto che preoccuparsi delle tante emergenze della Provincia sia assillato dalla volontà di indebolire il Pd, per farci divenire di nuovo, come in passato, territorio di “conquista politica”. Sappia che comunque non lo permetteremo» è la stilettata finale del segretario.
Copyright © 2022 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Lascia un commento
Sono un simpatizzante del PD, ho partecipato sempre alle primarie che ritengo essere un grande strumento di democrazia, in questo caso a mio parere se ne vuole svilire l’importanza, le si usano come un grimaldello per spalancare le porte al cortigiano di turno, ovviamente non sarà l’attuale vicepresidente che, risulterà ancora una volta la vittima sacrificale, suppongo che questa macchinazione sia stata orchestrata per sistemare il Sindaco di Offida. Questo modo di fare m'indigna perché così facendo regaleremo la Provincia e diversi comuni alle destre e forse anche la Regione. Questo commento non è in difesa di Rossi, lo sa… Leggi il resto »
Carissimo direttore le vorrei proporre di trattare e di approfondire l’oggetto di questo articolo, le Primarie per scegliere un candidato, verificando e leggendo fra le righe del regolamento nazionale del Partito Democratico, ho forti dubbi che il regolamento preveda per un sindaco del PD al primo mandato le primarie per essere nuovamente candidato, fermo restando che lui ne dia la disponibilità, i dirigenti PD di questo territorio, devono chiarire, in questo caso le primarie si fanno interne e poi di coalizione o solo di coalizione? Alte forza politiche possono scegliere di candidare anche un altro iscritto del PD senza che… Leggi il resto »
E se nessuno andasse a votare?
Le province sono enti territoriali inutili, ormai sono d'accordo sia la dx che la sx, ma abolirle è difficile: molta gente finirebbe in mezzo alla strada.
E allora cominciamo noi cittadini ad innescare un circolo virtuoso, ignoriamo (ovviamente tutti) le prossime elezioni provinciali.