Da Riviera Oggi N° 744 di martedì 23 settembre 2008

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Siamo tutti in attesa di un segnale positivo in grado di far nascere qualche speranza di riscossa. Niente di tutto ciò è avvenuto contro un Cesena molto forte in attacco (anche se sprecone) ma squadra normale a centrocampo e in difesa. Qualche sprazzo di Cigan, qualche tentativo di Ferrini e niente più. Il gol non è ancora arrivato né si vede come potrà arrivare ma quello che più sconcerta è l’ottimismo, a questo punto esagerato (per non dire sfacciato) di qualche giocatore e principalmente di Piccioni. Un ottimismo che, così ci hanno raccontato, pare abbia fatto sorridere i commentatori di RaiSat.
Pensare positivo è giusto ma un po’ di umiltà e senso della realtà non farebbe male. Ormai ci avviciniamo alla fatidica quinta gara e i conti si possono iniziare a fare. Sarebbe il caso anche con interventi della società che non può continuare a trincerarsi dietro ad uno strano silenzio. Non può continuare così perché, in questi casi, da che mondo è mondo o meglio da che calcio è calcio, i dirigenti calcistici sono chiamati a prendere decisioni o, magari, a non prenderle ma spiegando perché.
Come tutte le aziende spiegano ai propri clienti quando c’è qualche problema serio. In caso contrario, una tifoseria (la clientela appunto) come quella sambenedettese, abituata ad eccessi calcistici, rischia di chiudersi in se stessa causando un danno che potrebbe diventare nel tempo enorme e irreparabile. In Ancona, a Fermo i tifosi ci sono solo quando le cose vanno bene per poi assentarsi completamente alle prime disavventure. Loro continueranno a fare così perché non hanno nulla, o poco, da perdere. San Benedetto del Tronto no. Noi, piaccia o no, abbiamo la Samb nel sangue, oggi si dice nel Dna, e non vogliamo che questa nostra grande passione muoia. Eppure si sta correndo questo rischio.
Un allarme che non è solo mio ma che mi è stato confermato da persone che, prima cambiavano umore la domenica pomeriggio in dipendenza del risultato della Samb. «Mi è invece già capitato di sapere che aveva fatto la Samb dai giornali del lunedì», mi ha detto recentemente un vecchio “innamorato” dei colori rossoblu.