Da Riviera Oggi numero 743
GROTTAMMARE – Da un paio d’anni a questa parte, ogni estate, per le piazze delle nostre cittadine, si ripete la manifestazione “Uniti contro la droga”. L’evento è organizzato dall’associazione onlus “Amelia” di Grottammare, nata nel 2006 per opera di Enrica Flammini e Fabrizio Mora, da sempre impegnati nella lotta alla tossicodipendenza.
Conosciamo meglio “Amelia” attraverso la voce di questi due soci fondatori. «Tutto è iniziato quando nel 2005 abbiamo organizzato una prima manifestazione contro la droga a Cupra Marittima. Successivamente siamo stati richiamati dal Comune per ripetere l’iniziativa; la voce così si è sparsa, siamo stati richiesti in diversi altri Comuni, e abbiamo così deciso di fondare l’Associazione “Amelia”, che oggi conta diversi soci».
«Secondo noi – spiegano Fabrizio ed Enrica – l’unica cura alla tossicodipendenza è la prevenzione, e per fare prevenzione è indispensabile informare. È questa infatti la nostra principale attività: far sapere che chi è in difficoltà può tranquillamente chiedere aiuto. Noi poi sapremo indirizzarlo verso le strutture più adeguate. Solitamente prima mettiamo in contatto il soggetto con il Sert (servizio tossicodipendenze), con le comunità specifiche e poi con il reinserimento nella società: dal 2006 ad oggi abbiamo aiutato otto ragazzi ad andare in comunità».
Spiega Fabrizio: «Facciamo informazione attraverso giornate che prevedono sia attività sportive e musicali che convegni tenuti da esperti del settore, dagli esponenti delle maggiori comunità nazionali, con testimonianze. Con la festa e con momenti di aggregazione, il problema del disagio viene affrontato in modo più leggero, e chi vuole chiedere aiuto lo fa con meno insicurezza».
I membri di “Amelia” fanno anche attività di informazione nei vari istituti scolastici: «A breve ad esempio andremo alla Ragioneria, all’Alberghiero e all’Ipsia per parlare con i ragazzi».
Concludono Fabrizio ed Enrica: «Sempre più genitori si rivolgono a noi per aiutarli a risolvere i problemi che i loro figli hanno con droghe o alcool. C’è sempre però qualcuno che non vuole stare a sentire i nostri consigli riguardo i pericoli che possono derivare dall’uso e abuso di certe sostanze, ma non siamo mai invadenti nei confronti di questi ragazzi, speriamo che il frutto del nostro impegno prima o poi si farà vedere anche in loro».
“Amelia” sta diventando quindi sempre più un punto di riferimento nell’ambito del sociale, il volto umano di chi vuole parlare direttamente alle persone e far sentire che nei momenti di difficoltà non si è soli.
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Ciao, navigando in internet ho incontrato il tuo sito. Mi ha fatto piacere rivederti in fotografia… sei una splendida cinquantenne. Togliamoci qualche anno. Fa sempre bene sentirsi più giovani.
Detto questo… un grazie per quello che hai fatto, quello che stai facendo e tutto quello che certamente farai.
Sei come quello che dice la canzon… "uno su mille ce la fa"… tu ce l'hai fatta, ti sei laureata.
Cara Enrichetta o vuoi che ti chiamiamo dottoressa?
Saluti
Cupramar 1966