GROTTAMMARE – Se ne è già parlato, c’è chi ha già tratto le conclusioni personali, chi aspetta di vedere cosa accade. Per questi ultimi, qualche dato in più riguardo al caso Fish.
Il Procuratore della Repubblica del tribunale di Fermo Piero Baschieri ha infatti deciso di richiedere il rinvio a giudizio per il sindaco Luigi Merli, il titolare della concessione Elvio Mazzagufo, il responsabile dell’area amministrativa del comune Giovanni Tosti e Marco Marcucci, responsabile dell’area Urbanistica e dell’Edilizia Privata, con diverse contestazioni a tutelare la parte offesa, ovvero l’Avvocatura Distrettuale Stato per la Pubblica Amministrazione.
Importante è ricordare che ora ad altri magistrati spetterà il compito di decidere se bisogna proseguire nell’accertamento di eventuali responsabilità oppure archiviare tutto.
Al sindaco Luigi Merli Baschieri contesta di aver rilasciato l’autorizzazione per l’attività di pesca turismo, di fatto autorizzabile solo dalla Regione, di aver sottoscritto e trasmesso una proposta di legge regionale con modifiche per la Legge Regionale sulla pesca turismo, senza averla discussa con la Giunta.
A Marco Marcucci, responsabile dell’area Urbanistica e dell’Edilizia Privata, nella richiesta di rinvio a giudizio si contesta l’aver rilasciato il permesso di costruire un manufatto per la pesca turismo, permesso che allora – maggio 2004 – poteva essere rilasciato soltanto dalla Regione; l’aver concesso l’autorizzazione di agibilità provvisoria per l’attività di ristorazione, di fatto già esercitata e che veniva richiesta in sanatoria, e l’aver rilasciato la concessione demaniale marittima di occupazione provvisoria di spiaggia libera per adibirlo “ad uso di pescaturismo ed ittiturismo, non previsto quest’ultimo dalla destinazione urbanistica, e senza neppure la richiesta di parte”.
A Giovanni Tosti, responsabile dell’area amministrativa del Comune, si contesta l’aver emesso un’ordinanza a febbrario 2006 con cui ha autorizzato il Fish a proseguire l’attività di somministrazione di alimenti e bevande “a favore di soggetti diversi dall’equipaggio imbarcato” e di aver archiviato in termini “puramente pretestuosi” il processo verbale redatto dagli agenti di Polizia Municipale, che avevano accertato che dentro al Fish venivano somministrati alimenti e bevande a clienti che non si erano imbarcate sul motopesca.
Infine per il titolare del Fish, Elvio Mazzagufo, l’accusa di Baschieri è quella di essere beneficiario dei provvedimenti emessi “a vario titolo illegali”. Merli, Marcucci, Mazzagufo e Tosti vengono definiti come «tutti accomunati direttamente ed indirettamente – Mazzagufo come marito dell’allora vice sindaco Maria Cristina Costanzo) dall’appartenenza alla medesima corrente politica Solidarietà e Partecipazione», si legge nella richiesta di rinvio a giudizio.
Sul settimanale Riviera Oggi, in uscita martedì 23 settembre, maggiori approfondimenti.
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Sono solidale con Mazzagufo… e molto.
ELVIO è diventato un agnello sacrificale.
Per MERLI? Più umiltà.
questa è una telenovela dai mille volti..
PER LA CRONACA:
IL PRIMISSIMO ATTO, LA PRIMA FIRMA APPOSTA SU DI UN ATTO AMMINISTRATIVO , DOPO ESSERE STATO RIELETTO SINDACO,
MERLI ,
LA POSTA NELLA AUTORIZZAZIONE AD OPERARE SU QUESTA STRUTTURA.
Siamo sicuri che la firma di cui parla il sig. Vesperini sia stata apposta dopo la rielezione? O forse è stata apposta prima della rielezione ufficiale, a campagna elettorale ancora in atto? Il fatto che il sig. Mazzagufo sia solo un agnello sacrificale è tutto da dimostrare ed il fatto di essere il marito della ex vicesindaco di Grottammare all'epoca della gara per la concessione non depone a suo vantaggio se si pensa al probabile conflitto di interessi tra le parti. La concessione poi credo riguardasse l'attività di pescaturismo, quindi il pesce doveva venire pescato e consumato dai clienti a… Leggi il resto »
cominciamo a scoperchiare il pentolone….
vediamo cosa c'e' sotto!!!!!!!!!
ZONA ASCOLANI ….RIBELLATI!!!!
Sin dall'inizio la questione mi è sembrata confusa, burocratica e, come suggerisce il PM, ispirata dalla reciproca amicizia politica.
Comunque, se il sindaco non aveva il POTERE per dare quei permessi…insomma si tratta di un illecito non da poco!