Porto d’Ascoli-Petrioli 0-0


P.D’ASCOLI (4-3-3): Marinelli, Fiorino, Sansoni (78’ Cipolloni), Berganzi (70’ Fabiani), Novelli, Morelli, Mattioli, Castiglione, Cavazzini (58’ Pezzoli), Maurizi, Francucci.
A disposizione: Piunti, Filipponi, Severo, Di Girolamo.

Allenatore: Deogratias
PETRITOLI (3-5-2): Paoloni, Abbruzzetti, Scafa, Di Buò, Di Stefano, Lanchini, Moriconi, (46’ Tomassini), Cappella, Pezzani (80’ Tiburzi), Federini (65’ Pelliccioni), Cipolletti.
A disposizione: Profili, Cataldi, Ciuccarelli, Paponi.

Allenatore: Bugiardini.
ARBITRO: Piersimoni di Macerata
ASSISTENTI: Esposito e Mascetti di Ascoli
SAN BENENDETTO DEL TRONTO – Continua a sorprendere questo Porto d’Ascoli sotto il profilo del gioco, meno dagli undici metri. Tra le mura amiche conquista il primo punto della stagione in virtù del pari con il Petritoli.
La compagine di mister Deogratias è salita in cattedra per tutto il primo tempo andando vicina al vantaggio in diverse occasioni: vuoi per l’imprecisione degli attaccanti vuoi per l’abilità di Paoloni, la sfera ha deciso di scioperare.
Sono i padroni di casa a mettersi in mostra già al 2’ con un pallonetto di Sansoni che sfiora il sette. Al 16’ su angolo di Castiglione spizza di testa Cavazzini, la palla va vicino all’angolino. Ancora l’attaccante locale che al 20’ di destro non centra lo specchio.
Il Petritoli prova ad alzare la china alla mezz’ora: punizione defilata sulla sinistra di Pezzani, Marinelli in volo si salva in corner. Subito dopo è Francucci a recuperare palla e servire Castiglione, il tiro è debole, nessun problema per Paoloni che sette minuti più tardi deve fare gli straordinari su una conclusione dal limite di Cavazzini. L’ex Di Buò prova a lasciare il segno, il tiro è alto.
Nella ripresa scende il ritmo per via del gran caldo ma non l’impegno con la quale le due compagini si sono battute per strappare i tre punti. Sansoni mette a dura prova Paoloni in due circostanze. Al 69’ su un angolo di Pelliccioni, Scafa di testa alza troppo la sfera.
Minuti finali concitati con una occasione per parte. All’86’ è un velenoso rasoterra di Mattioli a tastare la reattività dell’estremo difensore che con la punta delle dita lo metteva in angolo. Poi una girata di Tiburzi di poco alta metteva fine alle ostilità.