SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un compleanno dal sapore particolare e dalla gioia tutta nostrana. Il sei settembre ha compiuto 100 anni il mitico Silviuccë dë Trëmècë, al secolo Silvio Paolini, storico mezzadro di Porto d’Ascoli.
I figli Vittorio, Giuseppe e Ida lo hanno celebrato domenica scorsa con una grande festa presso le officine Piemme di via Val Tiberina, l’azienda di famiglia.
Conosciutissimo nel quartiere Agraria e nella zona delle Poste, a Porto d’Ascoli, il simpaticissimo centenario mostra una invidiabile lucidità.
Ciclista incallito fino all’inverno scorso, appassionato di bocce, legge giornali, vede “Forum” in televisione e passa il suo tempo fra la casa e il bar.
Un “mito” del quartiere, festeggiato da un’adunata di parenti e conoscenti, fra cui l’ex sindaco Paolo Perazzoli con la moglie Loredana Emili, il sindaco Giovanni Gaspari, il “sindaco” dell’Agraria Palmiro Merli, il parroco don Alfonso Rosati. Gli amici del quartiere hanno celebrato questo splendido traguardo domenica 7 settembre regalandogli un trofeo con una dedica che ricorda proprio l’utilizzo del mezzo a due ruote.
I segreti di lunga vita del saggio Silvio? Mangiare con moderazione, vino quanto basta (cioè un bicchiere, non di più), un pranzo consistente ma una cena leggera. Talvolta, durante la sua vegliarda età, solo con tè e biscotti.
A lui vanno gli auguroni della redazione di Riviera Oggi, dei nipoti Stefania, Elisabetta, Claudio, Valchiria, Roberta, Franca, Silvana.
Il sindaco ha voluto fare un augurio personale sottolineando la stima che ha per lui e tutta la sua famiglia: «In un mondo di immagini costruite siamo davanti alla credibilità: una qualità che si costruisce nel tempo, di generazione in generazione. A testimonianza della credibilità di cui gode Silvio Paolini oggi tanta gente di due quartieri, Agraria e Porto d’Ascoli centro, è venuta qui per manifestargli il proprio affetto».
Lascia un commento
Mi accodo agli auguri a Silvio Paolini e mi fa piacere constatare che, ogni tanto, una parola in dialetto viene anche scritta. Mi rivolgo all'autore dell'articolo, Oliver Panichi: la mia non vuole essere una critica, bensì una più chiara lettura del nome dell'amatissimo Silvio. A mio modesto parere va scritto in questo modo: "Silviuccë dë Trëmècë" ed invito Oliver a consultare il libro: "RIPENSANDO IL LOCALE, IL DIALETTO DI PORTO D'ASCOLI ASPETTI FONETICI, MORFOLOGICI, MORFOSINTATTICI E LESSICALI" che, tra l'altro è gratuito. Se non lo avesse ancora reperito, può sempre farlo o, quanto meno, consultarlo presso la sede di "Sambenedettoggi".… Leggi il resto »