SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riunione insolita per il circolo culturale Riviera delle Palme martedì scorso. Insolita perché ad ospitare i soci e gli amanti della lettura non è stata la sede di viale Colombo 90 ma uno chalet. Allo stabilimento balneare Miramare infatti, mentre al largo si intravedevano le luci dei pescherecci che riprendevano il mare dopo il fermo, si è deciso di parlare di libri, quelli scelti per il Premio giunto alla sua XXV edizione.

La cerimonia si svolgerà il prossimo 27 settembre alle ore 17 presso la sala del Consiglio del Comune. E’ stata una conversazione di quelle purtroppo poco frequenti: su scritti di narrativa e saggistica, confronti anche accesi di opinioni e commenti velatamente negativi. Subito gli intervenuti hanno considerato Memoria del vuoto di Marcello Fois, definito romanzo, storia cantata, leggenda, tragedia, poesia, cronaca, mito e persino vangelo. E’ stata data poi un’opinione su L’illusione del bene di Cristina Comencini che ha anche diviso con pareri divergenti i presenti. Si è parlato de L’ingegnere in blu di Alberto Arbasino scrittore importante nel panorama letterario contemporaneo e della bella favola di Gian Antonio Stella La bambina, il pugile e il canguro.

Si è finito, per quanto riguarda la narrativa, con il considerare Adesso viene la notte di Ferruccio Parazzoli che a detta di chi lo ha letto è bellissimo ed inquietante al tempo stesso. Per la saggistica, le opere che potranno essere ancora lette e quindi votate fino all’8 settembre presso il circolo, sono Il mestiere dell’artista, Spin e Storie e destino. La prima opera citata scritta da Claudio Strinati è stata trovata appassionante, originale e molto coinvolgente e di Spin di Giancarlo Bosetti ne è stata consigliata proprio la lettura perché manuale prezioso che rivela i trucchi del legame politica-comunicazione. I presenti hanno concluso l’appuntamento “al mare” con Storie e destino, un’opera di Aldo Schiamone.