SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È David Bailey, professore all’università canadese Western Ontario a London, che ha presentato, al 236mo meeting nazionale dell’American Chemical Society tenutosi a Philadelphia, il risultato di uno studio, che dimostrerebbe che il succo di alcuni frutti ridurrebbe l’assorbimento di molti farmaci, neutralizzando il loro effetto benefico.

Già diversi anni fa i medici furono allertati dall’uso di succo di pompelmo, perchè ritenuto responsabile di incrementare gli effetti di alcuni medicinali. La naringina, contenuta nel pompelmo, agirebbe bloccando un importante enzima denominato CYP3A4, che metabolizza il farmaco.

La recente ricerca dimostrerebbe, oggi, che non solo il succo di pompelmo, ma anche il succo di arancia e quello di mela contengono sostanze che inibiscono l’effetto del farmaco (alcuni beta bloccanti, un antistaminico, alcuni antibiotici, un agente anticancro…).

Visto che potrebbero essere altre le sostanze responsabili di un alterato assorbimento e relativo compromissione dell’efficacia dei farmaci, si raccomanda di assumerli solo con acqua naturale.

È buona norma, inoltre, leggere sempre i foglietti informativi e non trascurare il consiglio del medico ad ogni prescrizione di terapia.