PESCARA – Si è tenuto oggi martedì 19 agosto a Pescara un vertice per definire l’entità del deficit sanitario abruzzese. All’incontro convocato dal vice presidente vicario della giunta regionale Enrico Paolini, hanno partecipato il commissario regionale dell’Agenzia Sanitaria Regionale Giuliano Lalli, il suo consulente Mario Collevecchio, i direttori delle sei Asl abruzzesi e il direttore regionale della sanità.

«Dobbiamo realizzare – ha spiegato Paolini – un pacchetto di misure che saranno sottoposte all’esame del governo in occasione del tavolo tecnico che è stato fissato per il 2 settembre. A fronte di un debito quantificato dal governo in 294 milioni, noi contiamo di dimostrare che quello reale sia inferiore di almeno un terzo attraverso il lavoro di ricalcolo di debiti e di crediti che porteremo avanti ininterrottamente fino alla vigilia del test tecnico romano».

Paolini ha sottolineato che l’incontro a palazzo Chigi, fissato per il 26 agosto e successivamente rinviato di una settimana dietro sua richiesta, servirà ad impostare il commissariamento “morbido” della sanità abruzzese che, secondo gli accordi con il governo, dovrebbe avvenire senza ricorso ad ulteriore tassazione «che sarebbe insostenibile per le famiglie abruzzesi e per l’intero sistema produttivo regionale».