MARTINSICURO – Mauro Paci scrive al blog di Martinsicurocity. Il capogruppo del Pd, in una lunga nota, risponde agli anonimi autori del sito che alcune settimane fa avevano chiamato in causa, il sindaco Di Salvatore e i capigruppo di opposizione invitandoli a proporre iniziative concrete per aumentare la sicurezza in città.
Il consigliere del Partito Democratico esordisce criticando il duplice anonimato – sia degli autori che dei numerosi commentatori – ritenendolo un atteggiamento deprecabile.
«Qualcuno vi definisce “gentili amici” – scrive Paci – io non posso farlo perché non vi conosco e, per dirla fino in fondo, non mi piace il vostro porvi così sicuri delle vostre idee, soprattutto non mi piace l’anonimato, cosa per me inaccettabile. Il lavoro che portate avanti con il blog per essere credibile deve essere fatto a viso aperto: facile prendere a pesci in faccia le persone ed i movimenti nascondendosi».
A questo punto Paci espone il suo punto di vista in materia di sicurezza: «In campagna elettorale abbiamo sostenuto, come continuiamo a farlo adesso, che è necessario andare ad una verifica scientifica su quanto lo Stato impegna nel nostro territorio per contrastare la delinquenza nelle sue diverse articolazioni. Sarebbe utile ed auspicabile poi un Consiglio Comunale Aperto dove i rappresentati dello Stato (Prefettura e Questura) confrontino le forze di polizia impiegate a Martinsicuro con realtà simili alla nostra, ad esempio con San Benedetto del Tronto, o altre realtà. Sarebbe così interessante verificare quale rapporto esiste tra le energie impiegate sul nostro territorio e quelle impiegate negli altri paesi. Io sono convinto che non dobbiamo chiedere regali e tanto meno piagnucolare i nostri disagi, dobbiamo solo pretendere quello che per complessità demografica, sociale e territoriale ci compete».
Poi il consigliere di minoranza affronta la questione legata allo spaccio di droga: «Tutti siamo chiamati a fare denunce, fotografare per eliminare zone franche per lo spaccio nel paese». Suggerisce poi il coinvolgimento dell’associazionismo operante nel territorio e il coinvolgimento delle scuole in iniziative di sensibilizzazione e prevenzione all’uso degli stupefacenti. «La sicurezza cresce costruendo una società partecipata, sicurezza è certezza del diritto come quello della pena, sicurezza è il modo di amministrare un comune nel rispetto rigido dell’ordinamento statale e comunale».
Suggerisce che per combattere gli “affitti facili” che spesso si praticano sui circa 7mila appartamenti di Martinsicuro occorre destagionalizzare il turismo e cercare nuove fette di mercato – come il nord Europa o l’Oriente – in modo tale da poter sfruttare ai fini turistici le case almeno per 4 o 5 mesi all’anno.
Infine conclude rivolgendosi agli autori del blog: «Caro Martinsicuro City, non sono sicuro se il futuro sarà nel web, certamente il web è dei giovani, io ho superato da tempo la cinquantina e lotto per stare al passo dei tempi nell’uso del computer. Credo nella partecipazione, sono convinto che solo attraverso la conoscenza e la conseguente consapevolezza di come stanno le cose, i problemi possano essere risolti nel modo migliore. Per la conoscenza dei problemi potreste fare veramente un buon lavoro, il problema è che non può esserci partecipazione senza trasparenza. “Martinsicuro City” è una realtà che può aiutare il nostro paese solo se si esce dall’anonimato. Affinché il vostro blog sia preso seriamente è necessario conoscere chi lo anima. Pubblicate la foto della vostra redazione e collaboreremo».
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E’ strano che alcune persone si chiedano il perché degli Anonimi. Erano anonimi gli autori dei libelli in voga nel XVI e XVII secolo che tanto hanno fatto per scardinare i centri di potere. L’anonimato è indispensabile per dire liberamente quello che si pensa o denunciare ingiustizie e illegalità, senza dover temere ripercussioni. Un politico che presta la propria immagine alle idee del momento (dovrebbe essere il contrario, ma oggi tutto va alla rovescia), non necessita dell’anonimato: il suo lavoro è quello di “metterci la faccia”. Un cittadino, che magari ha un’attività commerciale, ha assoluto bisogno dell’anonimato se vuole denunciare… Leggi il resto »