SAN BENEDETTO DEL TRONTO – C’è una Samb reale, che corrisponde, grossomodo, al nucleo storico dello scorso campionato senza alcune delle migliori pedine (Curiale, Cia e Soddimo su tutti). E c’è la Samb sulla carta, quella che i Tormenti vorrebbero vedere in campo per 34 domeniche, che prevede l’arrivo di almeno quattro pedine in grado di far compiere al gruppo l’auspicato salto di qualità. Insomma, una Samb che dai play-out (il rischio del valore dell’attuale rosa) possa diventare da play-off.
Tanti sono i nomi circolati nelle ultime settimane, tanto che gran parte della tifoseria è irritata dall’immobilismo in entrata: questo, però, senza tenere conto delle vere strategie di mercato della Samb. Occorrerebbe andare indietro di dodici mesi, per capire quale era, allora la situazione.
Al 15 agosto, grossomodo, tranne Visone e Alteri, la Samb aveva già quasi 25 calciatori. Negli ultimi giorni di mercato, di fatto, la Samb non poteva essere operativa (tranne che per quegli ultimi due acquisti) a causa di una rosa troppo abbondante. Quest’anno, in più, vi è una regola che stabilisce che le società di Prima Divisione non possono tesserare più di 18 calciatori professionisti che hanno più di 21 anni.
Ecco perché trovarsi con una rosa già quasi completa a Ferragosto, imporrebbe, nel momento in cui i prezzi e le pretese dei calciatori iniziano a calare vistosamente, o di non agire sul mercato, oppure di essere costretti nuovamente a vendere.
Così si spiega perché in questo momento la Samb sta cercando, più che di comprare, di eliminare quei calciatori non ritenuti adatti al progetto dei Tormenti e di mister Piccioni. Di Alteri, si sa: qui non giocherebbe, il Lecco lo aspetta ma l’attaccante spera di trovare un club di Prima Divisione. Per il terzino Santoni, invece, la strada verso la Lombardia dovrebbe essere più agevole. Ma altri sono i nomi che Natali deve cercare di vendere: del centrocampista Carboni, si sa, così come del difensore esterno Pistillo. Ma anche l’attaccante Villa potrebbe essere tra i partenti. Noi siamo da sempre degli estimatori del calciatore, che in Prima Divisione si fa ben valere. Tuttavia, nello schema di Piccioni (4-3-3) non si trova perfettamente a suo agio, perché ha le caratteristiche pure della seconda punta.
Per quanto riguarda la difesa, la Samb cerca di piazzare anche Bonfanti, per arrivare così a Zaccanti del Taranto, attualmente fuori rosa, che gode comunque di un ottimo stipendio. C’è sempre un contatto con Macaluso, ma un suo ipotetico arrivo sarebbe condizionato dalla partenza di Tinazzi: difficile.
Dopo che la rosa sarà sfoltita da questi elementi, la Samb potrebbe diventare più incisiva: dopo Ferragosto le squadre della Serie B faranno le liste dei propri giocatori, e chi rimarrà fuori accetterà di buon grado (e a prezzi di gran lunga inferiori agli attuali) il trasferimento in Prima Divisione. Così, ad esempio, per il ruolo di esterno destro si rifà il nome dell’ex Carlini (anche se un obiettivo immediato dovrebbe essere il giovane under Titone, classe 1988, un anno fa per lui 7 presenze nel Pisa), mentre per il centravanti resta sempre Torri dell’Albinoleffe l’obiettivo numero uno. A centrocampo l’uomo “dei sogni” è Cristiano del Rimini, ma in alternativa, nelle ultime ore, Natali ha contattato Carlo Luisi, giocatore di notevole esperienza tra C1 e, negli ultimi anni, Serie B (classe 1977, di Pescara, vanta 125 presenze in cadetteria, senza reti), da gennaio al Pisa. Per l’attacco, in attesa o alternativa a Torri, e visto il rifiuto di Altobelli, spunta il nome di Riccardo Musetti, classe 1983, 22 in C1 nelle ultime due stagioni (prima a Massa, poi alla Pro Sesto).
Insomma, una Samb dei sogni contrapposta, per ora, ad una Samb “sulla carta”. Bisognerà vedere quale sarà quella che, poi, indosserà i colori rossoblu nelle 34 domeniche di campionato (e occorre valutare se Tormenti accetterà, almeno per il ruolo di attaccante, la cessione con un prestito secco).