RIPATRANSONE – Presentato ieri, venerdì 18 luglio, nel complesso di Sant’Agostino, il volume è stato curato da Raffaele Casciaro, critico d’arte e docente all’università di Milano e Lecce, che spiega: «Con questo evento abbiamo voluto sottolineare l’importanza degli scultori toscani nei territori con i quali entrarono in contatto, come le Marche appunto».

Il catalogo è stato presentato dalla professoressa Eleonora Bairati, insegnante di museologia all’università di Macerata: «I Musei Sistini meritano un riconoscimento per essere riusciti a mettere a sistema le risorse di cui dispone questo territorio. La mostra su Jacopo Della Quercia è rara e preziosa, di un carattere unico, con pochi pezzi ma con una enorme forza comunicativa e suggestiva».

È dello stesso avviso il vescovo Gervasio Gestori che aggiunge: «Mai avrei pensato di poter trovare qui a Ripatransone opere così importanti riunite in una stessa nostra, e poi la “Madonna della Melagrana”, nonostante i secoli, è rimasto un capolavoro».

Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno, ricorda che «l’evento è nato in occasione del decennale dei Musei Sistini, fondati nel 1998. Da allora abbiamo restaurato 320 pezzi e organizzato tre mostre rilevanti. Quest’anno, abbiamo prestato il reliquiario di Sisto V al Museo di Ferrara che ci ha permesso poi di esporre qui a Ripatansone la Madonna Della Melagrana”».

Alla presentazione del catalogo era presente anche il soprintendente per i beni storici e culturali delle Marche, Daniele Diotallevi, che riguardo la mostra ha commentato: «Siamo di fronte ad un evento di spessore culturale elevatissimo».

Il sindaco di Ripatransone, Paolo D’Erasmo sottolinea che «quest’evento, testimonianza della forza del lavorare “in rete”, apporta un grande valore alla nostra cittadina».

Nella chiesa di Sant’Agostino, sono esposte infatti, oltre alla “Madonna della Melagrana“, scultura del 1408 di Jacopo della Quercia, anche altre opere inedite del Ghilberti, di Nanni Di Bartolo, Bartolomeo Bon e Mattia della Robbia.