SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ nato il Sistema Turistico Locale Piceno: nella mattinata del 15 luglio ben 28 soggetti, tra pubblici e privati, hanno sottoscritto la costituzione dell’organismo di coordinamento delle politiche turistiche all’interno dell’intera provincia di Ascoli (ad eccezione del territorio fermano).
Il presidente del Consorzio turistico Riviera delle Palme è stato nominato portavoce della conferenza del Sistema, mentre gli enti pubblici e le organizzazioni private hanno designato i propri rappresentanti all’interno del Comitato di Coordinamento. In un prossimo incontro che si terrà ad Acquasanta Terme entro la fine di luglio, verranno fissati gli eventuali adattamenti operativi e comunque verrà definito il programma operativo per il prossimo biennio.
«Siamo molto felici per il traguardo raggiunto questo obiettivo – ha detto l’assessore al Turismo della Provincia di Ascoli Piceno Avelio Marini – Il lavoro compiuto è stato pesante, siamo riusciti a superare tutte le difficoltà e le naturali riserve verso un progetto così articolato e integrato e giungere una proposta condivisa da tutti che ha come riferimento una idea di Piceno assolutamente omogenea nella sua diversità. Far partire l’Stl vuol dire affermare il concetto di “distretto turistico”: da oggi non esisterà più un “turismo di mare”, un “turismo collinare”, un “turismo della montagna”, ma una proposta integrata che ci presenti agli occhi del mondo delle vacanze come un territorio unito dalle mille proposte che si completano a vicenda».
Con il Stl “Piceno”, secondo Marini, «non nasce l’ennesimo carrozzone pubblico», perché «abbiamo tutti concordato sull’esigenza di costruire una struttura molto leggera già nella forma istitutiva, un semplice accordo di programma, abbiamo voluto dare un segnale preciso in questa direzione. Il Sistema turistico locale non avrà dipendenti, si avvarrà di mezzi e competenze del Servizio Turismo della Provincia, chi vi ricoprirà ruoli di responsabilità non percepirà un euro. Il Sistema vivrà sulla capacità di intercettare finanziamenti sulla base di progetti precisi, attuabili, misurabili nei risultati. Ora ci attendiamo che la Regione proceda rapidamente al riconoscimento ufficiale per poter cominciare a lavorare».