GROTTAMMARE – Continua a perdere pedine fondamentali la compagine di Pignotti. La società biancoceleste non è riuscita a trattenere tra le sue file l’attaccante Andrea Bucchi, fratello del più noto Christian dell’Ascoli. Il super bomber, 14 gol nella passata stagione, ha deciso di passare alla Santegidiese guidata da Beni, insieme ad un altro grottammarese doc, considerato dai tifosi la bandiera del Grottammare calcio: Davide Traini, un centrocampista autore di ben 12 reti. Quest’ultima partenza lascia un grande amaro in bocca ai supporters, in quanto il capitano militava tra le file biancocelesti già dai primi calci e sembrava avesse firmato il rinnovo, insieme al portiere Domanico, già da fine stagione. I teramani shanno nel mirino anche il centrocampista Francesco Polenta, i difensori Luca Marcatili (pedina fondamentale della Rappresentativa di serie D) e Simone Oddi, e lo stesso portierone biancoceleste, Edoardo Domanico.

E mentre il Grottammare pare abbia fermo il mercato, Giordano Napolano, il piccolo Nedved di Terracina, accasatosi al San Marino con contratto biennale, ci tiene a ringraziare la società rivierasca per le opportunità di crescita che gli sono state date. Il centrocampista, classe ’88, dopo le due ottime stagioni a Grottammare, è tornato a tutti gli effetti parte integrante della società del Monte Titano, che due stagioni fa lo diede in prestito al Grottammare di patron Pignotti. Dopo aver superato la maturità brillantemente, è pronto ad iniziare la sua nuova avventura, senza dimenticare chi ha creduto in lui. «Il Grottammare si è comportato sempre bene nei miei confronti – esordisce Napolano -. Ho avuto anche la fortuna di poter lavorare con Domenico Izzotti, che è una persona splendida oltre ad essere un allenatore fantastico che ha fatto il suo dovere alla perfezione. Ho mantenuto col mister un rapporto bellissimo, perché ha sempre creduto in me ed è riuscito a valorizzarmi, anche spostandomi di ruolo; io ero una seconda punta e Izzotti è riuscito ad adattarmi a destra dopo l’arrivo di altri giocatori».

Il centrocampista laziale parla con amarezza della sconfitta a Città Sant’Angelo, e la conseguente uscita dai play-off: «Sono pesate le assenze, ma forse avremmo perso lo stesso anche con la rosa al completo, la prova contraria non c’è; però in campionato con la squadra al completo abbiamo battuto l’Angolana per ben due volte. Io purtroppo avevo un problema al ginocchio da risolvere, e non me la sono sentita di rischiare, perché sentivo dolore. Mi è dispiaciuto per dei malintesi finali e per la situazione che si è creata, ma abbiamo lavorato onestamente tutto l’anno e siamo stati ripagati raggiungendo il nostro piccolo traguardo».

Si vocifera di un prestito alla Val di Sangro, è un’ipotesi realizzabile?
«Di prestito non se ne parla per ora, anche perché non avrebbe senso. Il San Marino mi ha trattato sempre bene, è tutta gente seria, e sono veramente contento di essere rimasto qua. Sono sicuro che mi troverò bene, ho la certezza che loro credono in me, e io credo in loro. Anche al Grottammare non ho nulla da rimproverare, in 2 anni ho giocato più di 60 partite e ho fatto almeno 7 gol».
Il dopo Tolentino è stato un periodo di fuoco, sfociato con la sospensione di Izzotti. Delle voci che girano sulla società cosa puoi dirci?
«Io non sono stato coinvolto, la società con me si è sempre comportata bene. Anzi ci tengo a ringraziare gli addetti ai lavori, il gruppo e soprattutto l’allenatore, Izzotti. Io posso soltanto dire che ho sempre giocato per vincere, ho dato l’anima per tutto il campionato ed esco a testa alta da questa stagione, non ho rimpianti, perché sento di aver dato l’impossibile. Il Grottammare di quest’anno poteva battere anche squadre di serie C2. Noi potevamo benissimo vincere il campionato, forse la Sangiustese aveva quel qualcosa in più che le ha permesso di vincerlo. La differenza tra serie D e C2 sta solo nella mentalità secondo me».

Ora che hai ottenuto la maturità all’istituto professionale turistico a Cupra, cosa hai deciso di fare del tuo futuro? Ti iscriverai all’Università?
«La maturità è un grande risultato e sono soddisfatto di averlo raggiunto. Ora vorrei iscrivermi a Scienze Motorie, ma non ho ancora la certezza di proseguire negli studi, perché non so se i ritmi della C2 me lo permetteranno. Il pensiero principale è di giocare e soprattutto di giocare bene, poi si vedrà».