LAPEDONA – La querela scaturita successivamente all’articolo pubblicato dal Resto del Carlino ha coinvolto Gianni Conte, socio decennale di Legambiente ed è stata sporta anche nei confronti del Direttore della testata e del giornalista che ha redatto l’articolo.
Proprio in merito alla variante al piano regolatore che prevedeva 70 mila metri cubi di cemento sparsi sul territorio e per la quale l’Amministrazione Provinciale aveva chiesto numerosi e importanti chiarimenti, Gianni Conte nell’intervista riportata nelle pagine locali del quotidiano, aveva espresso il suo pensiero sulla necessità di perseguire la tutela ambientale ed il rispetto delle normative paesistiche vigenti non solo nel Comune di Lapedona ma anche su quel grande patrimonio di civiltà ed economia quale è il paesaggio collinare marchigiano.
Infatti dalla consapevolezza dei gravi rischi che gravano su questo patrimonio numerose associazioni, dagli ambientalisti ai coltivatori, hanno fondato lo scorso anno il “Coordinamento regionale per la tutela del Paesaggio delle Marche” con l’adesione successiva di associazioni di categoria, comitati cittadini e molte altre con lo scopo di arrivare ad un confronto costruttivo con l’Ente Regione ed i Comuni.
E proprio questo Legambiente Marche e il Circolo di Porto Sant’Elpidio auspicano anche per il Comune di Lapedona al fine di consentire la partecipazione democratica delle associazioni e dei singoli cittadini sulle trasformazioni territoriali più rilevanti.
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