SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Palacongressi senza più i “cerotti” del sequestro giudiziario, ma con delle ferite che ancora non sono guarite.
«Valuteremo se intraprendere azioni per la richiesta di risarcimento dei danni, una volta che avremo chiaro a chi chiederli»: parole dell’avvocato Ermanno Consorti, legale della Palacongressi Srl, la cordata di imprenditori sambenedettesi che nel 2006 si aggiudicò il bando per il completamento della struttura congressuale tramite un project financing.
I fratelli Calabresi, Renato Ciarrocchi della Troiani&Ciarrocchi e Marco Sciarra della Comes hanno confermato al sindaco Giovanni Gaspari la loro volontà di riprendere da dove ci si era fermati nel settembre 2007, quando la Procura di Ascoli dispose il sequestro dell’immobile per far luce su ipotesi di reato inerenti al bando pubblico, rivelatesi poi infondate. Un’indagine partita da un esposto presentato dalla società Publiodeon di Ascoli Piceno, che gestisce il multiplex Città delle Stelle a Castel di Lama.
Ora gli imprenditori sono nell’ordine di idee di riprendere al più presto i lavori nella struttura, che permetteranno loro di gestire il Palacongressi per 30 anni.
«Parlare di una multisala cinematografica è riduttivo, renderemo il Palacongressi un impianto pienamente polifunzionale, senza trascurare la sua vocazione convegnistica», dicono Sciarra e Ciarrocchi. A breve nascerà un nuovo multiplex a Colonnella, un motivo in più, sostengono gli imprenditori, per non puntare sulla multisala al Palacongressi come business principale.
La loro intenzione è chiedere un prolungamento della convenzione, per recuperare l’anno perso in seguito al blocco dei lavori.
Ci vorranno almeno un anno e sei mesi per terminare i lavori di completamento del Palacongressi, che dopo l’inizio effettivo della convenzione sarà nella disponibilità del Comune di San Benedetto per 33 giorni all’anno.
E viale De Gasperi in tutto questo che ruolo reciterà? Ricordiamo che dopo il sequestro giudiziario il Comune si è costituito come parte lesa, visto che il blocco della struttura ha impedito lo svolgersi di almeno due congressi programmati da tempo, tra cui il meeting nazionale del partito della Rifondazione Comunista.