MONTEPRANDONE – Si chiama “Piceno Garden Show” ed è un progetto di valorizzazione del comparto florovivaistico piceno messo a punto dall’istituto per lo sviluppo tecnologico Asteria e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
Un contributo di 150 mila euro vincolato alla creazione di almeno un consorzio di imprenditori locali che si mettano insieme per fare marketing comune e guadagnare marginalità nelle dinamiche commerciali.
«Gruppi d’acquisto, consorzi di vendita, sensibilizzazione degli operatori per favorire il ricambio generazionale, sviluppo tecnologico per il risparmio idrico, sono tutte idee utili per rendere più competitivo il settore, in simbiosi con il valore di questo territorio», dichiara il direttore generale di Asteria Luca Tarquini.
Il progetto è all’inizio, finora c’è stata solo una fase di studio che ha messo in evidenza problemi strutturali come la necessità di una migliore organizzazione della produzione, di una valorizzazione delle qualità dei prodotti florovivaistici piceni e marchigiani e di una “lotta” più attenta per difendere la propria immagine dai concorrenti.
«I processi di aggregazione nascono nei momenti di crisi, per questo il progetto funziona solo se c’è il coinvolgimento di associazioni di produttori. Servirà un processo di comunicazione ad ampio raggio, ci sono potenzialità da sviluppare, spesso bloccate da vincoli e incroci politici», sostiene il consigliere della Fondazione Carisap, il docente universitario Gianluca Gregori.
L’iniziativa che avrà un valore di vetrina sarà l’allestimento di un giardino espositivo nel centro storico di Ascoli, nella primavera del 2009, che potrà essere replicata poi anche in altre città italiane e straniere come evento promozionale itinerante.
Sono circa novecento le aziende florovivaistiche che operano nel territorio marchigiano e quasi un terzo è specializzato nella produzione di fiori e piante ornamentali. Oltre la metà di tutte le aziende florovivaistiche si trova lungo la fascia litoranea delle provincia di Ascoli, dove sono specializzate nelle piante ornamentali da esterno. La produzione è giudicata rilevante dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
Negli ultimi mesi la Regione Marche ha aperto un portale specifico per il settore.