GROTTAMMARE – Sul prossimo numero del mensile “Itinerari” verrà pubblicato il risultato degli studi dello studioso Pietro Nardi, secondo i quali il 43° parallelo, che attraversa il territorio della Perla dell’Adriatico, è stato fino ad oggi indicato presso il confine nord del territorio comunale di Grottammare, ma dopo i calcoli effettuati dallo studioso Pietro Nardi, il parallelo è localizzato a Marina di Massignano (Leggi l’articolo Il 43° parallelo non passa per Grottammare?).

Vincenzo Mascaretti, a nome di tutto il Circolo dei Grottammaresi, si chiede: «È una burla estiva di un buontempone o verità scientifica?».

«La prima cosa da dire – continua Mascaretti – è che i paralleli sono una circonferenza immaginaria che, perpendicolarmente all’asse terrestre, attraversa tutti i punti del globo e quindi anche il territorio di Ripatransone, Amandola, Bolognola, Spello (Perugia), Bettona (Perugia), sino a Populonia, non è un’esclusiva particolarità del territorio di Grottammare».

Inoltre, i dati corretti della latitudine sono stati tracciati dall’Istituto Geografico Militare (rilievo del 1953) ed illustrati nel Foglio 133 della Carta d’Italia I N.E. Se esiste un errore, addirittura di oltre 6 chilometri (cosa che sembra eccessiva) allora bisognerebbe ridisegnare tutta la carta, ed avvisare anche la NASA e l’ESA per aggiornare i loro satelliti GPS».

Il Circolo dei Grottammaresi, inoltre, scava nelle dichiarazioni di Nardi, affermando che le presunte antiche carte del ’200 e del ’600 dove il Nardi avvalora principalmente le sue indiscutibili verità scientifiche, in realtà accreditano ben poco la sua ipotesi: «Oltre all’inesattezza cartografica che regnava nel mondo antico, è bene ricordare che nel XIII e nel XIV secolo le uniche carte abbastanza precise erano quelle nautiche, prive però dei meridiani e paralleli, introdotti solo in epoca tarda; ricordiamo inoltre allo studioso che nei secoli passati la cittadina di Grottammare veniva identificata con l’antica Cupra Maritima romana, e che quindi logicamente il 43mo parallelo passasse a nord di questa, cioè dove è oggi. Per il momento abbiamo incerti elementi per commentare oltre, attendiamo quindi che il Nardi pubblichi il suo studio adducendo prove più concrete, eventualmente sposteremo il cartello indicativo del 43mo parallelo a Marina di Massignano o vi apporteremo la correzione esatta dei gradi».

Aggiungendo un tono di sarcasmo alla seria contestazione, il Circolo aggiunge che, dopo la serie di burle periodiche con le quali alcuni buontemponi locali hanno bersagliato Grottammare negli ultimi tempi – come che Sisto V non è nato a Grottammare ma a Montalto, il tempio della dea Cupra non è Grottammare ma a Cupra Marittima, parte del territorio di Grottammare-Ischia sarebbe appartenuto un tempo al Comune di San Benedetto del Tronto, la Sacra Giubilare di Grottammare è una festa recente – «stavamo aspettando la burla estiva di turno, magari che lo scultore Pericle Fazzini avesse avuto discendenze cinesi e fosse nato a Pechino, ed invece ecco che questo 43mo parallelo entra prepotentemente nelle testate giornalistiche rivoluzionando la scienza cartografica e seminando confusione fra i semplici mortali».