NERETO – L’Unione dei Comuni della Val Vibrata incontra l’assessore regionale alla Formazione e Istruzione Augusto Di Stanislao per portare, tramite l’esponente teramano, alcune questioni prioritarie da risolvere all’attenzione della Regione Abruzzo, tra cui la modifica al sistema dei trasferimenti regionali, la sanità vibratiana, lo smaltimento dei rifiuti e il ruolo della Città Territorio Val Vibrata all’interno del Piano Strategico – Riserva Aree Urbane.

Sul capitolo trasferimenti all’Unione dei Comuni i sindaci della Città Territorio hanno chiesto a Di Stanislao di intervenire sui criteri di distribuzione dei contributi perché non è possibile erogare sulla base delle deleghe e non considerare l’aspetto demografico. L’Unione dei Comuni rappresenta un bacino di 70mila abitanti ma i trasferimenti assegnati sono minori di quelli destinati alle altre unioni abruzzesi, molto lontane da questa capacità.

L’Unione dei Comuni ha anche chiesto un intervento decisivo nel settore della Sanità al fine di effettuare quanto prima lo sblocco delle assunzioni 2008 e della pianta organica, per risollevare al più presto le sorti del sistema sanitario teramano e della Val Vibrata, attualmente in difficoltà per i tagli al personale, mentre per il settore rifiuti, ha suggerito di offrire alla Val Vibrata la possibilità di realizzare impianti di smaltimento alternativi alla discarica, calibrati alle sole necessità del territorio.

L’Unione dei Comuni, oltretutto, ha ribadito la volontà – peraltro già espressa alla Regione attraverso una richiesta ufficiale lo scorso mese di febbraio – di voler entrare a far parte del Piano Strategico per la redazione di un progetto che interessi tutta la Val Vibrata, in virtù dei suoi oltre 50mila abitanti che ne stabiliscono il diritto per legge. In alternativa ad una posizione centrale la Città Territorio si è detta favorevole ad essere aggregata a Giulianova o Roseto degli Abruzzi, ma in modo autonomo e mai in subalternità o di supporto.

Di Stanislao dal canto suo, ha assicurato la sua disponibilità nel portare avanti tali questioni in Regione e di avviare contatti periodici con l’Unione dei Comuni per seguirne gli sviluppi e gli esiti. L’assessore ha inoltre illustrato le prerogative della sua delega e le opportunità che ne potrebbe trarre la Val Vibrata nel riuscire ad intercettare risorse pubbliche, in particolare per la formazione professionale.