SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Aria irrespirabile vicino alla Sentina. Troppi i cattivi odori nella zona che hanno generato lamentele e lagnanze da parte dei cittadini. Per questo il Comitato di indirizzo della Riserva Naturale Regionale Sentina e l’Arpam, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Marchigiano, hanno stipulato lo scorso 27 maggio, una convenzione al fine di individuare la provenienza di tali cattivi odori nell’area circostante il raccordo autostradale Ascoli Mare e la zona Sentina.
La convenzione prevede un’indagine di 12 mesi svolta dai tecnici dell’Arpam. La Riserva Naturale, dal canto suo, stanzierà 5 mila euro per portare avanti tale indagini.
«I cattivi odori hanno ammorbato la città in maniera pesante – ha dichiarato Pietro D’Angelo, presidente della Riserva Naturale – le cause di questi cattivi odori possono essere diverse ed è necessario individuarne la provenienza e le origini».
«Poiché tale area in qualche modo ricade dentro la Riserva naturale – ha spiegato D’Angelo – abbiamo deciso di contribuire, investendo nel progetto 5 mila euro».
«È più di un anno e mezzo che questa convenzione è in gestazione. Prima avevamo deciso di affidarla a privati, poi abbiamo ritenuto opportuno destinare i lavori all’Arpam, che essendo un supporto tecnico delle istituzioni ha più libertà di movimento e soprattutto più incisione».
L’indagine prevede dei sopralluoghi negli stabilimenti industriali della zona e al depuratore comunale in via Brodolini, e dei controlli agli scarichi idrici degli insediamenti industriali e ai reflui in entrata al depuratore.
«L’Arpam provvederà a cercare la causa di questi cattivi odori – ha dichiarato Ernesto Corradetti, dirigente responsabile del servizio Acque Arpam del dipartimento di Ascoli Piceno – poi provvederà a segnalare agli Enti che agiranno di conseguenza. Noi siamo decisi a risolvere questo problema, ci metteremo tutto l’impegno necessario per trovare i responsabili, poiché consideriamo tale situazione una criticità ambientale che necessita una tempestiva risoluzione».