GROTTAMMARE – Documentari, film, musica, stand. Ma anche ambiente, solidarietà e partecipazione. È quanto sono riusciti ad organizzare i ragazzi dell’associazione “I care”, per la KultFest, l’appuntamento che vede l’unione delle associazioni, con lo scopo primario di conoscersi e farsi conoscere, che si terrà al Parco 1° maggio il 7 e l’8 giugno.

«Non è solo una festa – ha spiegato l’assessore alla Cultura Enrico Piergallini – ma anche un evento che porterà ad una carta di intenti, firmata dalle associazioni, che servirà per non farsi dimenticare, per avere più appoggio dalla politica».

Come infatti ha spiegato Piergallini, spesso le associazioni non hanno l’appoggio del Comune, risultano essere frammentate sul territorio. La KultFest è invece il modo di riunirsi, per organizzare un unico movimento, capace di fare da mediatore con la politica.

Le associazioni che hanno aderito per ora sono dieci: Legambiente, I care, le Guarde giurate volontarie, S.o.S. Missionario, Associazione Villaggio planetario, il Centro Sportivo Italiano, la Chimera Association, Radici Migranti, Blow Up, Tridacne sub, l’Archeoclub d’Italia sezione di Numana e lo Slow Food regionale.

Marco Bruni, presidente dell’associazione I Care, ha raccontato come è nata l’idea: «Due anni fa, in occasione della serata gabber organizzata con Blow up. Abbiamo così pensato di organizzare un network».

Bruni sottolinea anche il grande apporto del Comune di Grottammare, «appoggio che gli altri Comuni non ci hanno dato», spiega, come anche quello del comitato di quartiere Ischia I.
L’incontro non sarà una semplice festa con la consegna di materiale informativo, ma ogni associazione farà vedere ciò di cui è capace. Ad esempio l’associazione Blow Up, come ha spiegato Sergio Vallorani, proietterà durante il concerto dei “Vizi e virtù”, cover band di Vasco Rossi sabato 7 giugno, un esempio di video arte del famoso artista Gianni Totis, Planetopolis (1993).

Qualche esempio di ciò che fanno le associazioni ce lo ha dato Nimon, del Villaggio planetario, che sta organizzando una casa a tre piani, per anziani, badanti e bisognosi, o anche Pulcini e Fioravanti di Radici migranti, che hanno organizzato sul territorio laboratori nelle scuole sulla tradizione locale.

Infine l’assessore Piergallini ha fatto notare come la Kultfest si sposi bene al Parco 1° maggio «perché è il parco del lavoro, ma il lavoro non è solo quello standard, ma anche quello che si fa nel sociale, nella cultura, magari nei ritagli di tempo. E Grottammare si è dimostrata il centro del movimento».