SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come è ormai noto, da domenica 1° giugno tornano i parcheggi a pagamento sul lungomare e, puntualmente, tornano anche i disagi per i residenti.
Il consigliere di An, Pasqualino Piunti, torna a farsi portavoce delle lamentele dei cittadini contrastando puntualmente la scelta dell’amministrazione che ha voluto riattivare, e ampliare, questo servizio che, secondo l’assessore alla Viabilità Settimio Capriotti, ha esclusivamente lo scopo di disincentivare l’eccessivo uso dell’auto da parte dei cittadini nel periodo estivo.

Secondo il consigliere Piunti sarebbe troppo presto per partire con l’attivazione delle zone blu: «L’esperienza dello scorso anno non ha insegnato nulla al’amministrazione. Intanto, però, a Roma il Tar del Lazio ha soppresso 193.000 parcheggi blu adottati nel 2004 perché illegittimi per mancanza di alternativa di stalli liberi con conseguente risarcimento delle multe comminate. Da domenica, con l’ampliamento blu alle vie parallele, il lungomare risulterà semivuoto mentre le vie con stalli liberi a ridosso della zona mare andranno in sofferenza senza motivo (Via Piemonte, Viale De Gasperi e zona Campo Europa su tutte); inoltre diversi cittadini troveranno la sgradita sorpresa sotto il tergicristallo, per il semplice motivo che il lungomare è rimasto sempre blu anche nei nove mesi nei quali sostare era gratis e questa amministrazione non ha fatto nulla per informare gli automobilisti del cambiamento».

Piunti lamenta anche un intromissione esterna negli affari del Comune da parte del segretario regionale di Confesercenti, che ha suggerito alla Giunta il modo investire i soldi derivanti dai parcheggi a pagamento: «E’ notizia dell’altro giorno – continua Pinti – che Perazzoli (come spesso capita) abbia indicato alla giunta la strada da seguire: “I proventi dei parcheggi siano destinati alla riqualificazione del tratto nord del lungomare”. A questo punto vale la pena ricordare che nel 2007 (come ampiamente previsto dal sottoscritto) il Comune incassò 53.700 euro dai “grattini” e 94.166 dalle multe, ossia nessuna resa, ma molti disagi ai residenti».

«Considerato che quest’ultimo importo non può, per legge, essere destinato ad opere pubbliche, con l’altra somma (53.700 euro) si sarebbe riqualificato il lungomare per ben 16 metri – conclude il consigliere di AnPer cui facendo due conti in 125 anni sarebbe terminato. Magari per quella data, sia il sindaco ufficiale che quello ombra, pensano di essere ancora in carica».